Treviso, transessuali usati come "cavie" resi invalidi: a giudizio il primario di chirurgia

L'avvocato Alessandra Gracis
CONEGLIANO - «Esperimenti chirurgici degni di Mengele, il dottor morte del regime nazista, all'Umberto I di Roma». Alessandra Gracis, l'avvocato...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
CONEGLIANO - «Esperimenti chirurgici degni di Mengele, il dottor morte del regime nazista, all'Umberto I di Roma». Alessandra Gracis, l'avvocato transgender di Conegliano, non ha usato mezze misure per opporsi alla richiesta di archiviazione del Pm nel procedimento in cui difende quattro transessuali sottoposti a una tecnica sperimentale. Un'arringa vincente che, in questi giorni, ha ottenuto il rinvio a giudizio del primario di chirurgia plastica, della direttrice del laboratorio di biologia e di un chirurgo del famoso ospedale romano collegato all'Università Sapienza.


«Questi medici non solo sono venuti meno al giuramento di Ippocrate, ma anche alla convezione di Helsinki, alle norme sulla sperimentazione dei nuovi farmaci, e hanno agito senza l'autorizzazione del Comitato etico, causando delle lesioni gravissime: i mie assistiti - aggiunge - hanno un'invalidità del 40 per cento».
  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero