Toninelli alla Camera: «Rivedremo sistema concessioni, basta emergenze»

Rivedere tutto il sistema delle concessioni. E' la priorità annunciata alla Camera dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli. «Questo...

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Rivedere tutto il sistema delle concessioni. E' la priorità annunciata alla Camera dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli. «Questo Governo farà di tutto per rivedere integralmente il sistema delle concessioni e degli obblighi convenzionali, valutando di volta in volta se l'interesse pubblico sia meglio tutelato da forme di nazionalizzazione oppure dalla rinegoziazione dei contratti in essere in modo che siano meno sbilanciati a favore dei concessionari». 


 


Per il ministro la pubblicazione da parte di Autostrade della convenzione è uno degli «effetti dell'azione politica del Governo del cambiamento. Dopo quasi 20 anni dalla privatizzazione, dopo 20 anni di segreti e di omissis,
Autostrade per l'Italia dice improvvisamente di voler fare trasparenza cercando di far apparire il proprio gesto come spontaneo e dettato da un autonomo desiderio di venire incontro all'interesse pubblico». 

«Bisogna smettere di inseguire le emergenze e bisogna ricominciare a programmare gli interventi per evitare che eventi di questo genere vengano a determinarsi», spiega Toninelli in audizione. «Il crollo di Genova non è dovuto a una tragica casualità, ma conferma drammaticamente quello che questo Governo e questo Ministero hanno sostenuto fin dal loro insediamento. La prima vera grande opera di cui ha bisogno questo Paese è un imponente e organico piano di manutenzione ordinaria e straordinaria».
 

«Il capitale investito dalla maggior parte delle concessionarie era già stato ampiamente ammortizzato e remunerato, tra la metà e la fine degli anni '90. Pertanto, le tariffe avrebbero quantomeno potuto essere drasticamente ridotte», ha aggiunto in audizione alle commissioni riunite di Camera e Senato di una «montagna di extraprofitti». «Degli extraprofitti hanno beneficiato totalmente le società concessionarie, a discapito dei cittadini che hanno visto e vedono di volta in volta aumentare il costo dei pedaggi», ha aggiunto. 


«Nel 2016 i "signori delle autostrade" hanno fatturato quasi 7 miliardi. Di essi, 5,7 miliardi derivano dai pedaggi autostradali. Allo Stato sono tornati appena 841 milioni. Nel frattempo, dati del mio ministero, gli investimenti sono calati del 20% rispetto al 2015 e per la manutenzione si sono spesi appena 646 milioni, il 7% in meno rispetto all'anno prima», ha agggiunto. 



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Il Messaggero