Terrorismo, le autorità francesi diffondono il vademecum anti-bufale

Seine-Maritime, vicino Rouen, è l'ultimo bersaglio del terrore. Le autorità mettono in guardia il popolo social
La Francia continua a macchiarsi di sangue e i social diventano un vero diario per testimoni vicini e spettatori lontani. Dai morti di Charlie Hebdo all’attentato al...

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La Francia continua a macchiarsi di sangue e i social diventano un vero diario per testimoni vicini e spettatori lontani. Dai morti di Charlie Hebdo all’attentato al Bataclan di Parigi, dalla Promenades des Anglais a Nizza alla chiesa di Saint-Etienne-du-Rouvreay a Seine-Maritime, paesino vicino Rouen, scorre l’orrore in mezzo alle strade e tra le righe dei social dove gli internauti esprimono cordoglio e offrono appoggio a suon di hashtag.


Un cerchio della solidarietà tutto digitale che, però, rischia di farsi pericoloso. Non solo perché confonde le indagini mescolandosi alle dichiarazioni ufficiali ma perché il panico è dietro l’angolo quando in rete girano video e immagini shock. Prima la redazione del giornale, la sala da concerti e il caffè, poi la festa sul lungomare con i fuochi d’artificio e adesso la chiesa dov’è stato sgozzato padre Jacques Hamel: i morti sono vittime della quotidianità, la stessa che si vive seguendo queste scene su facebook o twitter.

Già lo scorso novembre, dopo l’attentato al Bataclan, le autorità francesi avevano diffuso un piccolo vademecum per educare gli utenti 2.0 a stare nel mondo social senza diffondere informazioni false ed evitare, quindi, un inutile rumore. Dopo i fatti di stamattina nei pressi di Rouen, le raccomandazioni vengono ripostate.

1 - NON CREDERE MAI “ALL’AMICO GENERICO DI UN CUGINO”
Molto spesso le notizie diffuse tramite sms, mail o sui social menzionano come fonte «un generale della gendarmeria, padre dell’amico di un amico, e la guardia personale del presidente del Senato». Quando un’informazione proviene da una fonte così incerta, verosimilmente è falsa.

2 - VERIFICARE LE IMMAGINI SUI SOCIAL
Numerose immagini che circolano sui social sono falsamente presentate come se avessero un legame con gli avvenimenti. Lo scorso week-end, un tweet ha mostrato foto di uomini crivellati da colpi, presentati come terroristi. In effetti datano novembre scorso ma sono state scattate in Brasile. Per gli utenti di Google Chrome, effettuare tale verifica è facile. Basta cliccare col tasto destro sull’immagine e selezionare «ricerca questa immagine su Google». Se è stata pubblicata precedentemente, risalirà nei risultati di ricerca. Un’immagine può anche essere ritoccata. Uno screenshot del sito jeuxvideo.com è stato falsificato per far credere ad un messaggio profetico sul celebre forum ma il testo era stato modificato con un programma di fotoritocco. Occorre dunque essere molto prudenti con qualunque foto diffusa sui social.

3 - NON DIFFONDERE INFORMAZIONI NON VERIFICATE
Si è tentati di diffondere o retwittare le informazioni ricevute, ma ciò può rallentare il lavoro dei soccorsi e contribuire al clima di tensione. Quando un solo media rilascia un’informazione, è preferibile aspettare che sia confermata da altri. Per esempio, un media americano aveva annunciato nella notte tra venerdì e sabato la morte di uno dei membri del gruppo Eagles of Death Metal, che si è esibito al Bataclan, mentre sono tutti sani e salvi.

4 - SEGUIRE LE RACCOMANDAZIONI DELLE AUTORITA’

Le autorità diffondono informazioni sulle misure di sicurezza in corso e l’avanzamento delle inchieste. Potete trovarle su facebook e twitter. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero