«La mia auto non è una panchina» e scatta l'aggressione a colpi di bottigliate

«La mia auto non è una panchina» e scatta l'aggressione a colpi di bottigliate
«Signori, la mia auto non è la vostra panchina». Succede spesso di innervosirsi quando si becca qualcuno appollaiato sul cofano della propria automobile. A Colorno, in...

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«Signori, la mia auto non è la vostra panchina». Succede spesso di innervosirsi quando si becca qualcuno appollaiato sul cofano della propria automobile. A Colorno, in provincia di Parma, è successo ma è finita in rissa. Il protagonista dello sgarbo, quando è stato ripreso dal proprietario della macchina, non ha gradito e lo ha picchiato.




E’ una storia che risale al maggio scorso: erano in cinque appoggiati su un’auto parcheggiata. Quando il proprietario li ha visti e si è avvicinato per aprire l’auto ha sbottato dicendo che non era il caso di usare il mezzo come punto d’appoggio. Un ragazzo di ventidue anni si è staccato dal gruppo e ha cominciato a inveire contro il proprietario con minacce pesanti. Poi ha impugnato il collo di una bottiglia rotta e gliel’ha brandita contro sfregiandolo sul viso. Al pronto soccorso diranno al malcapitato che ci vorranno quattordici giorni per medicare le ferite rimediate. Sul caso si sono messe in moto le indagini dei carabinieri che alla fine, l’altro giorno, hanno arrestato il ventiduenne con le accuse di lesioni e minaccia. Ora si trova ai domiciliari. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero