È stata bruciata nella notte di lunedì nel trevigiano l'Audi gialla al centro di una imponente caccia, da giorni, da parte delle forze dell'ordine. I tre...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Intanto uno dei ricercati per la vicenda dell'Audi gialla si è presentato spontaneamente in questura a Torino per chiarire quello che ha definito «un errore». «Io sono innocente», ha detto agli investigatori l'uomo, un albanese di 32 anni, nella notte fra sabato e domenica. L'uomo ha affermato che anche le altre due persone raffigurate nelle fotografie diffuse sono estranee ai fatti. L'uomo, arrivato da Forlì, si è fatto accompagnare in questura da un avvocato torinese. Agli investigatori, facendo riferimento alle fotografie che in questi giorni sono circolate sugli organi di informazione e sui social network, ha spiegato che conosce anche le altre due persone: due albanesi che, ha assicurato, oggi si trovano nel loro Paese; uno sarebbe anche detenuto. Dagli accertamenti eseguiti dalla polizia è risultato effettivamente estraneo ai fatti, ma in quanto destinatario di un vecchio ordine di espulsione è stato accompagnato al Cie.
Sarà espulso. A Torino il giudice ne ha convalidato l'espulsione: la polizia ha accertato che l'uomo non può avere responsabilità nelle rapine compiute in Veneto, è sempre stato a Torino, ma è risultato privo di permesso di soggiorno.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero