Attentati a Parigi, morto un giovane inglese, Cameron avverte: «Dobbiamo aspettarci altre vittime britanniche», gli appelli sui social

Un collage delle immagini postate su twitter dai parenti di persone ancora disperse a Parigi
Non solo Valeria Solesin. La ragazza veneta dispersa a Parigi durante gli attentati della notte scorsa, non è l'unica giovane di cui i parenti non riescono ad avere...

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Non solo Valeria Solesin. La ragazza veneta dispersa a Parigi durante gli attentati della notte scorsa, non è l'unica giovane di cui i parenti non riescono ad avere notizie.




Da ieri notte su Facebook e Twitter centinaia di account rilanciano le immagini e gli appelli disperati delle famiglie di persone che si trovavano a Parigi (molte al concerto metal del teatro Bataclan) e che ancora non si sono messe in contatto con casa. L'hashtag è #RechercheParis, #CercaParigi e si sta diffondendo rapidamente in tutto il web.

Si tratta soprattutto di giovani e giovanissimi, le cui foto provengono dai profili Facebook e Twitter, di molte nazionalità doverse. Precilla Correia, Manu Perez, Georges Saline, Lamia Mondegeur, Benoit Messager e tanti altri appaiono sorridenti, al mare, in vacanza nelle foto diffuse dai loro genitori e amici.



Qualcuno è stato trovato, come l'inglese Nick Alexander. A darne notizia è stata la sua fidanzata americana, Helen Wilson, che era con lui e lo ha visto colpito a morte dai colpi di Kalashnikov di uno degli attenatori al teatro Bataclan. La giovane ha fatto l'impossibile per salvarlo, ma non c'è stato nulla da fare. E lei stessa ha faticato a mettersi in salvo tra gli spari del commando e la gente che per fuggire si gettava dalle finestre. Ferita, anche lei è finita in ospedale e da lì ha raccontato la sua terribile storia.

Uniti dalla terribile attesa con la famiglia della giovane Valeria Solesin, centinaia di famiglie continuano a cercare, a soffire e a sperare. Nelle scorse ore Facebook ha attivato il servizio che permette agli utenti stranieri che si trovavano a Parigi di comunicare ai propri cari la loro posizione e condizione. Ma non tutti lo hanno utilizzato. Nel mondo in molti sono ancora con il fiato sospeso e non rassicurano le parole del Primo Ministro inglese David Cameron che avverte: "Dobbiamo aspettarci che ci siano altri britannici tra le vittime". Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero