Si allontanavano dal posto di lavoro, senza segnalarne l'uscita, per dedicarsi allo jogging o allo shopping, oppure per accompagnare i figli a scuola. È quanto emerso...
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Le indagini hanno previsto attività di videoripresa, pedinamenti e analisi dei tracciati dei cartellini magnetici di riconoscimento, consentendo così di accertare come gli indagati lasciassero il posto di lavoro subito dopo aver registrato la loro presenza mediante l'avvicinamento del badge in dotazione alla macchina cosiddetta marcatempo, all'atto dell'inizio della giornata lavorativa, ottenendo così un'ingiusta corresponsione e arrecando un danno all'amministrazione stimato dai 450 ai 3.400 euro. Sono stati inoltre documentati i casi in cui alcuni dei destinatari del provvedimento, utilizzando i badge dei colleghi assenti, ne registravano fraudolentemente l'inizio del servizio, ed è stata riscontrata la responsabilità di due dirigenti dell'Unità operativa di Medicina Legale circa la falsa attestazione, in alcuni certificati di morte, della loro presenza presso le salme al fine di rilasciare la necessaria autorizzazione al seppellimento. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero