Ragazzo muore a 21 anni, la famiglia incontra il veterano di guerra che ora vive grazie al suo cuore, per sentirlo battere ancora

Ragazzo muore a 21 anni, la famiglia incontra il veterano di guerra che ora vive grazie al suo cuore, per sentirlo battere ancora
Matthew Heisler aveva solo 21 anni quando è morto nell'incendio nel suo appartamento da universitario nel Nord Dakota. ...

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Matthew Heisler aveva solo 21 anni quando è morto nell'incendio nel suo appartamento da universitario nel Nord Dakota.






Ma il suo cuore continua a battere nel petto di Tom Meeks, veterano della guerra del Vietnam. E la famiglia di Matt ha potuto ascoltarlo ancora una volta: il cuore del figlio e del fratello portato via prima del tempo batte ancora, consentendo a qualcun altro di continuare a vivere.



Erano le 4 di mattina quando, lo scorso marzo, a casa Heisler è squillato il telefono: Matt era morto. Non ce l'aveva fatta malgrado gli sforzi per rianimarlo del suo amico e coinquilino. Ma per una vita che finisce, un'altra può continuare: la stessa notte a casa di Tom Meeks, da tre anni in attesa di trapianto, lo squillo del telefono portava una buona notizia. Matthew aveva deciso di donare gli organi a 16 anni, e il suo cuore avrebbe sostituito quello malato di Tom.



Dopo 8 mesi, i genitori e la sorella di Matt hanno incontrato l'uomo che vive grazie a lui. E hanno ascoltato il cuore del loro figlio e fratello battere con l'aiuto di uno stetoscopio, trattenendo a stento le lacrime. «Stamattina, quando mi sono alzato, ho detto a Matt 'Hey, oggi vengono mamma e papà'», ha raccontato a Kare 11 News il veterano, che ora custodisce il cuore di Matthew come il regalo più prezioso.



Tom infatti da tre anni soffriva di amiloidosi e, senza un trapianto, aveva poche speranze di sopravvivere. L'odissea era quindi cominciata nel 2011: dopo 5 rifiuti, l'uomo era finalmente stato ammesso nella lista trapianti della Mayo Clinic di Rochester, Minnesota. A marzo, dopo mesi di attesa spasmodica, la chiamata per il trapianto del cuore di Matt.



«Appena dopo aver preso la patente - spiega il padre di Matt, Jared - mio figlio ha deciso che se per caso avesse perso la vita, la avrebbe data a qualcun altro». Ed è proprio quello che ha fatto: i suoi organi hanno permesso di salvare 60 persone oltre Tom. Per la sua famiglia, è un po' come se lui continuasse a vivere. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero