'Ndrangheta, arrestato il boss Fazzalari: era ricercato dal 1996. Alfano esulta: uno dei gol più belli

È stato arrestato nella notte il boss della 'ndrangheta Ernesto Fazzalari, 46 anni, latitante da 20 anni, ritenuto il secondo ricercato più pericoloso...

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È stato arrestato nella notte il boss della 'ndrangheta Ernesto Fazzalari, 46 anni, latitante da 20 anni, ritenuto il secondo ricercato più pericoloso dopo Matteo Messina Denaro. Deve scontare una condanna all'ergastolo per associazione mafiosa e omicidio. È stato sorpreso nel sonno dai carabinieri nella casa che usava come covo nella zona di Taurianova. Con lui una donna, anche lei arrestata. A ostacolare l'andamento delle indagini, secondo gli investigatori dei carabinieri, il radicato clima di omertà e reticenza nel territorio e l'avversità dell'area dove Fazzalari si nascondeva.


L'annuncio della cattura è arrivato via Twitter dal premier Matteo Renzi, che si è detto
«orgoglioso» dell'operazione condotta da «uomini e donne dello Stato». Fazzalari - riferisce un comunicato dei Carabinieri - è il secondo ricercato in Europa per importanza e pericolosità. Il boss è stato sorpreso nel cuore della notte, non ha opposto resistenza e si è lasciato ammanettare. Durante la perquisizione è stata trovata una pistola.

«Oggi la Squadra Stato ha messo a segno uno dei suoi gol più belli. I nostri Carabinieri hanno individuato in un casale e tratto in arresto questa notte, a Molochio, in provincia di Reggio Calabria, Ernesto Fazzalari, inserito nell'elenco dei latitanti di massima pericolosità e ricercato dal '96 per duplice omicidio, associazione di stampo mafioso, traffico di sostanze stupefacenti, rapina», ha detto il ministro dell'interno Angelino Alfano, che si è congratulato con il Comandante Generale dell'Arma dei Carabinieri, Tullio Del Sette. «Fazzalari, trovato con la sua compagna 41enne - ha aggiunto il ministro - è uno dei più importanti latitanti, personaggio di spicco della criminalità e a capo della omonima 'ndrina che opera nel territorio di Taurianova. La fuga dei criminali ha sempre un termine. Alla giustizia non si sfugge. Sono queste le vittorie che ci confortano e ci sostengono nel cammino difficile, ma possibile, contro il crimine organizzato e sono il premio per un lavoro incessante delle Forze dell'Ordine e dei magistrati, portato avanti con pazienza, determinazione e alta professionalità».

«Grazie alla magistratura e alle forze dell'ordine oggi l'Italia assesta un duro colpo all'ndrangheta», così su Twitter il ministro della Giustizia, Andrea Orlando.


«È stata un'operazione da manuale, corale», ha detto il comandante generale dei carabinieri, ricordando l'impegno «dell'Arma territoriale, dalla Stazione alla Compagnia, dal Comando provinciale sino a quello regionale, insieme ai carabinieri del Gruppo intervento speciale (Gis) e dei Cacciatori di Calabria». L'arresto di Fazzalari, conclude Del Sette, «è il coronamento di un'intensa e articolata attività di indagine efficacemente diretta dalla Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria».

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Il Messaggero