Scomparsa nell'aretino, lucciola fa sesso con prete indagato: «Mi ha pagato 500 euro»

Scomparsa nell'aretino, lucciola fa sesso con prete indagato: «Mi ha pagato 500 euro»
Sesso con il prete in cambio di 500 euro, ma anche perché «mi disse che ero bella»: a raccontarlo ai carabinieri di Arezzo è una giovane prostituta riferendosi a Padre Gratien...

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Sesso con il prete in cambio di 500 euro, ma anche perché «mi disse che ero bella»: a raccontarlo ai carabinieri di Arezzo è una giovane prostituta riferendosi a Padre Gratien Alabi, il frate congolese indagato nell'inchiesta sulla scomparsa, ormai da dieci mesi, di Guerrina Piscaglia mai tornata a Ca Raffaello nel comune di Badia Tedalda (Arezzo) dove vivono il marito Mirko Alessandrini, indagato anche lui per false dichiarazioni al pm, e il figlio Lorenzo.






La giovane, di origine romena, sentita dagli investigatori dell'Arma, che ha raccontato in un italiano incerto ai microfoni della Rai di «lavorare in strada», avrebbe conosciuto Padre Gratien nel centro di Perugia. Nella stessa città il sacerdote aveva incontrato una nomade 22enne con la quale, lei stessa aveva raccontato, sesso ma solo «per amore» e di qualche soldo per fare la spesa.



Padre Gratien e la giovane romena sentita oggi avrebbero fatto amicizia e si sarebbe visti spesso. «Mi ha detto che sono bella, pagato l'affitto, dato soldi, a Natale ha pranzato con me, ha bevuto mezza bottiglia di Sambuca perchè, mi ha detto, ha tanti problemi». La giovane ha aggiunto poi di aver chiesto spiegazioni a Padre Gratien circa la signora insieme a lui sui giornali e di aver avuto come risposta un secco: «Non parliamo di lei che non c'è più».



In procura ad Arezzo, il pm, Marco Dioni che si occupa del caso, mantiene il più stretto riserbo, ma di sicuro si sa che la donna non sarà sentita in incidente probatorio come è accaduto per la giovane nomade, dal momento che la stessa vive stabilmente a Perugia ed ha dunque una dimora fissa.



Intanto a Ca Raffaello ed esattamente intorno alla piccola chiesa di Cigognaia, carabinieri e uomini della protezione civile hanno effettuato per tutta la giornata di oggi una grande battuta con l'utilizzo del georadar, un macchinario speciale capace di individuare eventuali resti anche sotto il terreno calpestato. Perlustrato anche il corso fiume Marecchia dove i tecnici, lavorando a lungo con le ruspe, hanno fatto numerose buche e delimitato nuove aree che saranno ispezionate in futuro ma al momento non sarebbero emerse tracce della donna.



In serata è stata completata la perizia sui computer di Padre Gratien che sarà consegnata alla procura. Nei giorni scorsi dagli esami, sospesi la settimana scorsa per la malattia di un perito di parte, erano emerse molte frequentazioni in internet soprattutto chat con donne ma che non risulterebbero utili ai fini dell'inchiesta.
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Il Messaggero