NAPOLI - Hanno preso le carte, i documenti legati all'appalto per la costruzione della casa della cultura e della legalità. Si sono presentati in mattinata, non erano...
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GLI INTERROGATORI
Si parte dalla tangente di 70mila euro che sarebbe stata girata, tramite due imprenditori e una consulente privata, al sindaco e ad alcuni funzionari di Santa Maria Capua Vetere (ipotesi negata dinanzi al gip dai diretti interessati), fino al presunto intervento romano della cricca. Ora si punta a fare in fretta, a chiudere le indagini entro il prossimo mese. Mentre la Finanza va a Roma, a Napoli vanno avanti gli interrogatori di garanzia, che seguono sempre lo stesso canovaccio: dopo l'ex vicesindaco Biagio Di Muro, anche Marco Cascella (ex amministratore della Lande) ha negato di aver organizzato la tangente da 70mila euro. Intanto, stando a quanto emerge dagli accertamenti dei carabinieri ci sarebbero almeno una decina di telefonate tra Graziano e l'imprenditore Alessandro Zagaria a ridosso delle elezioni regionali dello scorso 2015. In una di queste - secondo i pm - Zagaria manifesterebbe il proprio compiacimento per l'avvenuta elezione, mentre Graziano ricambierebbe mostrandogli la sua riconoscenza. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero