Maltrattavano e vessavano anziani in una casa famiglia di San Lazzaro di Savena, nel bolognese. Per questo i carabinieri della compagnia di Bologna Centro e del Nas hanno...
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«Il modo alla fine lo trovi perché lo riduci come zombie e il problema è gia finito». Parlava così il titolare della casa famiglia, ora chiusa dai Nas, in una delle intercettazioni registrate all'interno della struttura.
I sei anziani ospiti del centro privato, secondo le indagini venivano sedati con farmaci psicotropi e tranquillanti e in alcuni casi legati al letto per non disturbare i dipendenti durante la notte. Nei guai, oltre al titolare della casa famiglia, un settantenne finito in carcere, anche la coordinatrice e la collaboratrice (entrambe ai domiciliari), mentre è stato sospeso dalla professione un medico di base, accusato di aver fornito, in cambio di denaro, i propri timbri e ricettari affinché il responsabile della struttura potesse approvvigionarsi di medicinali: l'uomo è accusato anche di aver delegato le sue funzioni sanitarie.
«L'operazione, come scrive il Gip Alberto Ziroldi, ci ha consentito di salvare la vita a due pazienti. Quello che è emerso dalle indagini è una gestione degli anziani inaccettabile, sicuramente con il contenimento fisico e la somministrazione di benzodiazepine. Le posizioni di alcuni indagati potrebbero aggravarsi e potrebbe essere ipotizzato il reato di tortura, visti i danni psichici e fisici provocati». Lo ha detto il procuratore capo di Bologna, Giuseppe Amato. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero