Lo avevano già minacciato da tempo, ora sono ufficialmente passati all'azione. Gli hacker di Anonymous stanno iniziando a colpire gli strumenti della propaganda dell'Isis...
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A raccogliere l'informazione è l'Agi, che l'avrebbe ricevuta direttamente da un hacker di Anonymous. "C'è anche un italiano arruolato per la propaganda jihadista sul web, e vive all'estero. Potrebbe anche essere uno dei vertici della propaganda, stiamo cercando di acquisire informazioni più dettagliate. Vogliamo smantellare l'Isis sul web, colpendo i loro server, i loro siti e le informazioni sui social network, ma vogliamo anche colpire gli amministratori".
Il lavoro di Anonymous ha già portato all'individuazione di diversi collaboratori dell'Isis, che hanno creato siti per la propaganda del Califfato. "Gli amministratori non sempre usano Tor e i Vpn, a volte fanno l'errore di rendere individuabile i loro IP e i nostri esperti di tutto il mondo fanno un grande lavoro per localizzare gli smartphone. La maggior parte degli amministratori vive tra il Medio Oriente e l'Africa settentrionale, ma crediamo che abbiano traduttori in tutto il mondo", spiegano ancora da Anonymous. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero