La sua foto mentre abbraccia la moglie Hatice in lacrime, entrambi coperti di sangue subito dopo le esplosioni di Ankara, è finita sulle prime pagine di molti giornali turchi...
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Ieri sera su tutti i media del mondo si era diffusa la notizia della sua morte. Ora invece si apprende che quell'uomo, Izzettin Cevik, insegnante di 46 anni, è ancora vivo, come del resto si poteva intuire dalle immagini che lo mostravano ferito e sotto choc, ma non in condizioni di salute gravi. La falsa notizia - smentita sia dalla famiglia sia dalle autorità turche - era dovuta a un'incomprensione tra un giornalista dell'agenzia turca Cihan News e un cugino di Izzetin Cevik.
L'uomo è comunque distrutto per la perdita della figlia Basak Sidar e della sorella Nilgun. Originaria di Suruc, teatro della strage del 20 luglio in cui morirono 33 attivisti filo-curdi in un altro attacco kamikaze attribuito all'Isis, la famiglia si era trasferita ad Ankara perché lì Basak Sidar aveva iniziato i suoi studi universitari, mentre Nilgun stava ricevendo delle cure mediche.
La strage di sabato ad Ankara è stata compiuta da attentatori kamikaze. A confermarlo ufficialmente è stamani il governo turco. «Proseguono i tentativi di identificazione dei corpi di due terroristi uomini, che è accertato siano stati attentatori suicidi», spiega in una nota. Nel giorno dell'attentato, il premier Ahmet Davutoglu aveva parlato di «seri indizi» di un attacco suicida. Ieri fonti di stampa avevano ipotizzato che uno dei due attentatori fosse una donna. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero