«Lady CNN rapinata dopo 3 minuti dal suo arrivo a Napoli scrive una lettera a De Magistris». La notizia è riportata su Fanpage: dalle pagine del sito...
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«Sono nata in Italia, ma sono cittadina americana. E da tanti anni avevo un sogno. Infranto in tre minuti. Volevo vedere Napoli, le sue ricchezze, le sue bellezze, la sua cultura, le sue stranezze. Ero a Roma e quando ricevetti un messaggio del mio amico Giorgio che mi invitava a Napoli, mi è sembrato un segno del destino. E sono partita. In auto, con la mia auto, un'auto vistosa, lo ammetto. A Giorgio non ho detto nulla, qualche mio amico mi aveva avvisato: "Non portarti quell'auto. E non indossare neanche nulla di prezioso o di appariscente. Sai, quella è Napoli". No, mi sono detta, quella è una città europea, tanti amici ci sono stati, e se ne sono innamorati. Perché non dovrei essere me stessa?»
Turner parla del trauma, ma per chiedere a De Magistris «quando Napoli diventerà una città europea, una città dove tutti possono essere quello che sono. Dove chiunque può prendere il mezzo che vuole, vestirsi come vuole, e venire da voi, a trovare un amico, a passare del tempo. Senza paura, senza aggressioni, senza violenza. Io vivo a New York, e lei lo sa quella città 20 anni fa era peggio di Napoli. Il suo omologo lì era Rudolph Giuliani, ora New York è una città sicura. E io ci vado in giro vestita come voglio, con l'auto che voglio. Come fece? Tolleranza zero, partendo dai piccoli reati, dalle piccole infrazioni, dai biglietti della metro e dalla cura dell'arredo urbano».
«Nella sua città - conclude rivolgerdosi al sindaco - ci sono stata solo 48 ore, e con amarezza le dico che avrei voluto rimanerci di più. Sono andata al teatro San Carlo, a Marechiaro, ho visto la vostra metro, il centro storico, il lungomare… che meraviglia. E in questo breve tempo ho anche toccato con mano quanto voi napoletani, siate gente in gamba. Come i dirigenti della Polizia di Stato Michele Maria Spina e Giovanni Monaco che mi hanno aiutata e sostenuta. Lo so sindaco che lei non è responsabile di tutto. Ma io a qualcuno dovevo scrivere. Non voglio odiare odiare questa città, perché è troppo bella. Ma io le chiedo: riuscirà Napoli a risorgere come New York? Riuscirà lei a vincere questa guerra e a regalare finalmente al mondo una città libera, sicura, europea? Io, caro sindaco, voglio tornare. Mi dica lei quando» Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero