Roma, anche Democrazia Solidale nella lista centrista alleata del Pd

Un seggio elettorale
«Mai come in questo frangente si notano due cose che - a rigore - dovrebbero essere inconciliabili. Da un lato tutti invocano ed esibiscono una presenza di cattolicesimo...

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«Mai come in questo frangente si notano due cose che - a rigore - dovrebbero essere inconciliabili. Da un lato tutti invocano ed esibiscono una presenza di cattolicesimo democratico nella propria area. Dall'altra tutti avvertono che questa cultura è oggi sostanzialmente marginale ed ininfluente in quelle che sembrano essere le linee di metodo e di contenuto prevalenti. Una presenza aggiuntiva, appunto. Una sorta di coccarda da mettere all'occhiello di un vestito».


Lo dichiara Lorenzo Dellai, presidente di Democrazia solidale. «La vera sfida per il cattolicesimo democratico -aggiunge- sarebbe invece recuperare una originalità di progetto culturale, sociale e politico. Ciò è reso difficile dai mutamenti della società e richiede tempi lunghi, che vanno ben oltre la prossima scadenza elettorale. Ciò non di meno, forse, sarebbe utile provare almeno a mettere in campo qualche iniziativa che possa tenere viva una idea e costituire un seme per il prossimo futuro.»

«In questo senso, appare decisiva -sottolinea- l'ispirazione, la configurazione e la leadership della lista 'centristà che potrebbe partecipare alla alleanza elettorale con il Pd. Se nascesse con criteri di novità e di coerenza politica rispetto ad un progetto comune, sarebbe un primo passo significativo. Penso -conclude- che sia su questo terreno che le compatibilità devono essere misurate, sia da parte di chi potrebbe farne parte, sia da parte di chi dovrebbe con essa coalizzarsi.»
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Il Messaggero