Lei, l’amica e il bancomat. E’ la storia di un’amicizia finita con una denuncia per furto. E’ successo a Rubiera, un piccolo paese in provincia di Reggio Emilia. ...
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Tutto comincia con lo slancio affettuoso di una delle due donne, una casalinga di 30 anni: “Ti accompagno io in ambulatorio dal ginecologo”. L’altra, una ragazza di 28 anni, incinta, accetta volentieri. Il furto si consuma nella sala d’attesa, quando la ragazza incinta si allontana per andare in bagno e, probabilmente per comodità, lascia la borsa in custodia all’amica.
Il problema è che mentre la donna era in bagno, l’altra, che doveva proteggere gli effetti personali dell’amica da eventuali furti, ha frugato nella borsa e si è intascata carta di credito e bancomat.
Una volta finita la visita medica, sono tornate a casa. La trentenne, però, si è fermata prima al bancomat per prelevare i soldi con la carta appena rubata all’amica: 950 euro.
L’altra ha ricevuto via sms le notifiche del prelievo bancomat appena effettuato e si è accorta del furto. E’ andata a denunciarlo ai carabinieri che nel giro di qualche ora hanno scoperto la ladra.
I militari hanno mostrato le immagini della videosorveglianza della banca alla donna che, basita, ha riconosciuto nel filmato l’amica.
L’amicizia è finita con una denuncia per furto e indebito utilizzo delle carte. La ormai ex amica ha restituito tutti i soldi, non servirà a riallacciare il rapporto ma ne terranno conto in sede processuale.
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Il Messaggero