Quel brutto voto sulla pagella gli avrebbe rovinato solo la media. Poteva incassare e portare a casa. Perché lasciare in fin di vita il professore che glielo ha dato gli...
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Sayat Kaparov, 26 anni, docente di fisica, sta lottando tra la vita e la morte in un letto di ospedale nella città di Kokshetau, nel nord del Kazakhstan: ha subito una frattura del cranio, un'emorragia al cervello e ha i denti totalmente fracassi. Tutto per un brutto voto: chi lo ha aggredito è Artem Valerin, 17 anni, uno studente che non ha accettato che il fallimento di un test si fosse trasformato in un voto non proprio eccellente.
Artem avrebbe ordito un vero e proprio agguato nei confronti del prof: Sayat è stato aggredito quando è uscito dall'aula per un pausa di cinque minuti tra una lezione e l'altra. Il ragazzo, furioso, si è scagliato contro di lui e ha iniziato a sbatterlo contro il muro con una violenza inaudita fino a fargli perdere conoscenza.
Il giovane poi è fuggito mentre un'ambulanza è stata chiamata per portare d'urgenza il professore in ospedale. La polizia si è messa sulle tracce del ragazzo che, in poco tempo, è stato rintracciato e arrestato. Poco dopo, però, Artem è stato rilasciato per la giovane età e dato in consegna ai genitori che adesso devono garantire di tenerlo a casa. «Il minore è stato arrestato, ma poi rilasciato e portato a casa dai genitori – ha detto Gulnar Pinchuk, portavoce della polizia - Attualmente stiamo raccogliendo tutti i dettagli per poi muoverci in una direzione chiara».
Il vice direttore della scuola, Aleksandr Titov, 40, ha annunciato che a scuola si terrà una riunione d'emergenza per discutere la questione: «Non sono libero di fare alcun commento, almeno fino a quando non sia concluso il dibattito nell'istituto».
E mentre i medici lottano per salvare la vita dell'insegnante, la mossa di rilasciare il ragazzo non ha di certo tranquillizzato la famiglia di Sayat. Sua madre Zhenuskul Kaparova, 54 anni, ha detto a una televisione locale: «Non vogliamo che la situazione rimanga così com'è. Mio figlio lotta tra la vita e la morte e noi vogliamo che il responsabile sia punito». Tutto per un brutto voto.
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Il Messaggero