Firenze, cinquant'anni fa l'alluvione: la furia dell'Arno e la forza degli Angeli del fango

L'alluvione di Firenze il 4 novembre 1966
Cinquanta anni dopo Firenze ricorda con la memoria del cuore la grande alluvione del 4 novembre 1966. Incontri, convegni, fiaccolate e celebrazioni che partono oggi con...

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Cinquanta anni dopo Firenze ricorda con la memoria del cuore la grande alluvione del 4 novembre 1966. Incontri, convegni, fiaccolate e celebrazioni che partono oggi con l’inaugurazione della mostra simbolo “E le acque si calmarono“ dedicata al patrimonio ebraico colpito dalla furia dell’Arno alla Biblioteca Nazionale Centrale. Una carrellata di testimonianze preziose, libri, volumi a stampa, manufatti riportati alla vita oltre a incunaboli e cinquecentine. Sempre oggi si apre l’esposizione “I giorni dell’Alluvione” che fino al 25 novembre propone 16 splendide immagini del fotografo ungherese Balthazar Korab alla Tethys gallery . Dove ci si può immergere nei volti dei fiorentini sfollati e senza mezzi ma impegnati a salvare a tutti i costi i tesori della Basilica di Santa Croce, gli affreschi di Giotto e la Crocifissione di Cimabue (ancora oggi purtroppo perduta per l’80%) e tutti gli altri capolavori senza tempo. Alla Galleria degli Uffizi ci saranno altri scatti d’epoca e a Palazzo Medici Riccardi l’omaggio dell’intera città al recupero del patrimonio salvato dalla tragedia.

 

La tragedia che l’Ansa inizia a raccontare dalle ore 6.51 del 4 novembre dando la notizia che «L' Arno e' straripato, in Firenze, poco prima delle cinque, all' altezza della localita' Rovezzano, in un breve tratto del lungarno Acciaioli e del lungarno delle Grazie». E in serata gli ultimi lanci sono drammatici: «Firenze è un immenso lago immerso nelle tenebre..., di acque limacciose che si estendono per oltre sei chilometri quadrati nei quartieri a nord dell'Arno e in un'area imprecisata nei quartieri a sud del fiume. L'inondazione, la più grossa dal 1270, interessa due terzi della città. Manca l'acqua, manca il gas, l'energia elettrica è erogata soltanto in alcune zone, il telefono non funziona. La situazione è drammatica nelle case di abitazione e negli ospedali. Anche nelle zone risparmiate dall'inondazione scarseggiano i rifornimenti alimentari; nelle altre è impossibile l'approvvigionamento».


Venerdì prossimo, a mezzo secolo esatto dalla calamità, sono previsti gli eventi ufficiali e a Palazzo Vecchio si terrà un Consiglio comunale straordinario alla presenza degli Angeli del Fango, che si riuniranno poi in uno speciale raduno. Seguirà una messa in Santa Croce, una serie di celebrazioni in memoria delle vittime e tanti appuntamenti che si prolungheranno fino a domenica 6 novembre. E durante la tre giorni i bus e gli ingressi ai musei comunali saranno gratuiti, così come sarà sospesa la tassa di soggiorno sospesa. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero