Sta assumendo i contorni di un vero e proprio massacro il bilancio dell'attacco di ieri di un commando di talebani contro un'importante caserma dell'esercito afghano...
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Come confermato dal ministero della Difesa afghano, l'attacco è avvenuto mentre i militari del Corpo d'armata “Shaheen” erano impegnati nella preghiera del venerdì. Gli insorti indossavano divise militari dell'esercito e si erano avvicinati al compound a bordo di due veicoli militari Ranger. I militanti hanno quindi raggiunto la moschea sparando al suo interno, prima di ingaggiare uno scontro a fuoco con le forze di sicurezza: un carneficina portata avanti per almeno cinque ore prima che tutti gli uomini del commando venissero uccisi.
L'attacco è stato rivendicato oggi dai talebani con una foto che mostra il commando, composto da dieci militanti con indosso divise militari afghane. Il portavoce dell'Emirato islamico dell'Afghanistan, Zabihullah Mujahid, ha postato insieme alla foto una didascalia in cui dice: «Ecco gli eroi suicidi tattici delle coraggiosissime attività di Balkh». Dietro i membri, schierati con in mano un fucile kalashnikov, si vede uno striscione bianco su cui c'è scritto in arabo: «Non c'è nessuno degno di preghiere, eccetto Allah. Maometto è il messaggero di Allah». Mujahid spiega che prima un kamikaze si è fatto esplodere «in mezzo alle forze in subbuglio. Poi altri nove sono entrati con armi leggere e pesanti e hanno cominciato una battaglia. Circa 500 mercenari, anche alcuni comandanti, sono stati uccisi o feriti. Il messaggio per il nemico è che i prossimi attacchi saranno più cruenti e devastanti». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero