Afghanistan, strage al corteo di nozze: 18 morti

Afghanistan, strage al corteo di nozze: 18 morti
Orrore in Afghanistan. Una bomba artigianale lanciata contro un corteo nuziale ha fatto una strage: almeno 18 persone, per la maggioranza donne e un bambino, sono rimaste uccise....

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Orrore in Afghanistan. Una bomba artigianale lanciata contro un corteo nuziale ha fatto una strage: almeno 18 persone, per la maggioranza donne e un bambino, sono rimaste uccise. L'attentato - come scrivono i quotidiani locali - è avvenuto nell'area dove vive la minoranza Pashtun nella provincia di Ghazni, nelle mani dei talebani che però hanno negato ogni responsabilità della carneficina.


La zona è considerata dalle forze Nato come una tra le più pericolose della provincia. Secondo la ricostruzione fatta dalla polizia, nel primo pomeriggio di oggi una ventina di persone stavano viaggiando con un minibus per recarsi ad un matrimonio quando sono stati sorpresi dallo scoppio di un ordigno posto sul ciglio della strada. Per molti di loro non c'è stato nulla da fare. Solo cinque delle 23 persone a bordo del mezzo sono sopravvissute, ma due di loro versano in gravi condizioni. Il bilancio delle vittime è tragico: «14 donne, tre uomini e un bambino sono morti», ha riferito il colonnello di polizia provinciale Asadullah Ensafi, citato dalla Bbc online.

L'attentato, uno tra i più violenti degli ultimi mesi in Afghanistan, non è stato ancora rivendicato, ma l'ordigno usato, una bomba artigianale, fa parte delle armi usate tradizionalmente dai talebani che stanno portando avanti una violenta insurrezione dopo essere stati cacciati dal potere nel 2001 dalle forze della coalizione internazionale, Stati Uniti in testa. Secondo un rapporto delle Nazioni Unite le bombe artigianali hanno causato la morte di 443 persone e il ferimento di altre 917 nel solo Afghanistan nel primo semestre del 2013, un terzo in più rispetto all'anno precedente.


Come ricorda l'Afp, questi ordigni sono facili da fabbricare e sono diventati una vera e propria minaccia soprattutto per i civili. Nella maggior parte dei casi vengono infatti posti sulle strade di grande percorrenza, ben nascosti da oggetti come radio o telefoni cellulari. Malgrado undici anni di guerra e la presenza delle forze Nato, gli episodi di violenza in Afghanistan sono oramai diventati quotidiani in alcune province. Entro la fine del 2014 è previsto il ritiro dal Paese degli 87mila soldati della coalizione internazionale.
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Il Messaggero