Afghanistan, l'Isis diploma i primi 24 ufficiali: tra loro foreign fighter europei

La foto dei nuovi 24 ufficiali dell'esercito dello Stato Islamico in Afghanistan
Ventiquattro uomini in nero. Schierati davanti all’obiettivo come una squadra di calcio. Ma la loro divisa è una mimetica. I loro volti sono coperti. Le loro mani impugnano...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Ventiquattro uomini in nero. Schierati davanti all’obiettivo come una squadra di calcio. Ma la loro divisa è una mimetica. I loro volti sono coperti. Le loro mani impugnano armi da combattimento. La loro bandiera è quella tristemente nota dello Stato Islamico.




Così si presenta la prima “leva” di ufficiali dell’esercito di Isis nel Khorasan un’area che, secondo l’antica tradizione storica, include l’Afghanistan, il Pakistan, l’Iran e l’India.



Lo Stato Islamico ha da poco pubblicato le foto della prima “cerimonia di diploma” dei militari, addestrati in un campo afghano, sulla piattaforma di sharing e condivisione JustPaste.it, già in passato utilizzata per diffondere proclami, video e immagini a scopo propagandistico.



La galleria fotografica mostra i giovani – tra i quali sarebbero presenti anche foreign fighter provenienti dall’Europa –impegnati in esercitazioni fisiche (incluso allenamento di boxe e combattimenti corpo a corpo) e addestramento militare. Con una particolare enfasi sull’utilizzo di armi contraeree, probabilmente in risposta ai bombardamenti in corso sulla Siria e sull’Iraq.



Il materiale si pone in continuità con i video e i documenti che, negli ultimi mesi, hanno evidenziato uno spostamento (o un ampliamento, secondo quanto diffuso dalla propaganda) delle forze di Isis in aree diverse da quelle tradizionali (e sotto attacco) del Medio Oriente.



Allo stesso tempo, però, testimoniano la volontà dei vertici dello Stato Islamico di porsi agli occhi nel mondo come una forza regolare espressione di un vero e proprio Stato o ancora meglio di un Califfato, con un esercito proprio, una vera organizzazione militare, un addestramento specifico in grado di metterli nelle condizioni di confrontarsi con altri eserciti e sconfiggerli sul loro stesso terreno.



Sembrano supportare questa tesi le divise mimetiche impeccabili degli ufficiali (molto diverse da quelle viste sino a oggi), la disciplina e il rigore che traspaiono da schieramenti e addestramenti di gruppo. Nulla, nelle foto apparse su Justpaste.it, sembra lasciato al caso, a differenza di molti materiali di propaganda militare comparsi nei mesi scorsi sul web.



A gennaio di quest’anno Isis aveva annunciato la sua espansione al Khorasan e fatto il proprio ingresso in Afghanistan dove è, già da tempo, in corso un’importante campagna di reclutamento.



La presenza degli uomini in nero dello Stato Islamico, unitamente al ritorno dei Talebani, in alcune aree dell’Afghanistan ha causato un notevole aumento del numero di profughi che lasciano lo stato asiatico, dilaniato da decenni di guerre, per tentare di raggiungere, con alterne fortune, la Balkan Route e arrivare così in Europa.



Nonostante qualche segnale di arretramento e un aumento nel numero di coloro che abbandonano le fila dello Stato Islamico e fuggono dai territori del “califfato” gli uomini in nero continuano a mostrare i loro muscoli con ogni strumento a loro disposizione.

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero