È stato un atto terroristico a causare la catastrofe dell'Airbus russo nei cieli del Sinai: lo ha riferito il capo dei servizi segreti russi (Fsb), Aleksandr Bortnikov, a...
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Vladimir Putin «ha ordinato ai servizi speciali» russi «di eliminare» le persone responsabili dell'attacco. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, citato dalla Tass. «Troveremo i colpevoli responsabili dell'attacco terroristico in qualunque punto del globo e li puniremo», ha promesso il presidente russo. «Le attività delle forze aeree russe sulla Siria non solo continueranno, ma dovranno essere intensificate», ha aggiunto. «I criminali devono capire che il castigo è inevitabile».
Fonti dell'aeroporto di Sharm hanno affermato che la sicurezza dello scalo sta «ricercando due funzionari che non avrebbero eseguito correttamente i controlli di sicurezza dei bagagli caricati a bordo dell'aereo russo», poi precipitato. Secondo le stesse fonti si tratterebbe di «un funzionario e di un sottoufficiale che non avrebbero prestato adeguata attenzione agli scanner di sicurezza». Un'inchiesta è stata aperta e riguarda tutti i funzionari dello scalo.
È stata l'esplosione di un ordigno artigianale a bordo dell'aereo a causare la tragedia dell'Airbus russo nel Sinai, sostiene Bortnikov, precisando che sono state trovate tracce di esplosivo di produzione straniera sui frammenti dell'aereo e che la bomba aveva una potenza fino a 1,5 kg di tritolo. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero