Sarebbe stata una bomba dentro una valigia o un bagaglio a mano a far esplodere l'aereo russo precipitato nel Sinai. Lo riferiscono fonti dell'intelligence Usa citate...
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E proprio oggi la Gran Bretagna ha deciso di sospendere tutti i suoi voli sul Sinai sulla base del timore che sia stato «un ordigno esplosivo» a provocare il disastro dell'Airbus russo, come si legge in una nota ufficiale di Downing Street ripresa dalla Bbc. Lo stop riguarda tutti i voli britannici in arrivo e in partenza da Sharm el Sheik, popolare località turistica egiziana sul Mar Rosso. L'aereo russo - si legge nella nota diffusa dall'ufficio del primo ministro da Londra - «può ben essere stato abbattuto da un ordigno esplosivo». Di qui la decisione di fermare i sorvoli sul Sinai, per consentire un'analisi approfondita della situazione da parte dell'intelligence. Il premier David Cameron ha intanto convocato una riunione del comitato di emergenza Cobra.
Ma lo stop al sorvolo degli aerei passeggeri britannici sul Sinai riguarda i voli in partenza e in arrivo a Sharm el-Sheik in queste ore, i cui decolli e atterraggi sono stati tutti rinviati, ha precisato un portavoce di Downing Street. Secondo il portavoce, prima di dare un nuovo via libera è stato ordinato a un team di esperti britannici di valutare la sicurezza dello scalo di Sharm alla luce dei sospetti - a cui Londra mostra ora di dare un certo credito - di un possibile attentato terroristico contro l'aereo russo.
Anche l'Irlanda ha dato istruzioni alle linee aeree nazionali di non volare da e verso Sharm el Sheikh fino a nuovo ordine. Lo riferisce la Bbc online.
Oggi una «fonte della commissione investigativa» citata dal portale egiziano Al-Masry Al-Youm aveva parlato di un'esplosione del motore come causa della sciagura. Lo riporta Lenta.ru. Secondo la fonte, non è però chiaro se a causare l'esplosione sia stata una bomba o un guasto.
Secondo la fonte, la causa dell'esplosione si potrà sapere solo dopo l'analisi dei frammenti trovati sui corpi delle vittime e sui resti dell'aereo. L'esperto ha poi confermato che le scatole nere hanno registrato un rapido calo di quota. «L'esplosione è stata forte, - ha dichiarato la fonte, che ha desiderato rimanere anonima - si sono disattivati contemporaneamente tutti i motori, cosa che ha provocato l'incendio e la distruzione del velivolo». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero