Aereo scomparso, la rabbia dei parenti delle vittime contro la Malesia: bugiardi, notizie distorte

Il dolore e le proteste di alcuni parenti dei passeggeri
Le ricerche aeree e marittime dell'aereo MH370 della Malaysia Airlines caduto nell'Oceano indiano sono state sospese a causa delle cattive condizioni meteorologiche. Lo ha...

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Le ricerche aeree e marittime dell'aereo MH370 della Malaysia Airlines caduto nell'Oceano indiano sono state sospese a causa delle cattive condizioni meteorologiche. Lo ha annunciato l'autorità australiana dei soccorsi marittimi (Amsa): «L'Amsa ha valutato i rischi e ha deciso che le condizioni meteo di oggi renderebbero qualsiasi ricerca aerea e marittima pericolosa e rappresenterebbero un rischio per l'equipaggio - hanno spiegato le autorità australiane - Per questo ha deciso di sospendere tutte le operazioni ricerca».




Usa inviano localizzatore di scatole nere. La Marina degli Stati Uniti ha inviato in Australia un localizzare di scatole nere. Si tratta del Bluefin-21, un veicolo subacqueo autonomo dotato di appositi sensori e sonar che potrà essere impiegato anche per l'esame di eventuali detriti ed oggetti sommersi. Con il Bluefin-21 arriverà oggi a Perth anche una squadra di tecnici addetti alla preparazione e all'utilizzo dell'attrezzatura.



Sms choc ai parenti delle vittime. Ieri le famiglie dei 239 dispersi dell'aereo Malaysia Airlines MH370 avevano ricevuto un sms dalla compagnia aerea - «All lives are lost» - secondo cui l'aereo scomparso è stato «perduto» e non ci sono sopravvissuti.



Le proteste davanti all'ambasciata della Malesia a Pechino. Tensione molto alta stamattina dinanzi all'ambasciata della Malaysia a Pechino, dove si sono radunate centinaia di parenti dei passeggeri del volo MH370 della Malaysia Airlines. Due autobus di poliziotti sono arrivati per mantenere l'ordine e i manifestanti hanno attaccato alcuni agenti. I poliziotti hanno chiuso le strade intorno alla rappresentanza diplomatica per permettere una marcia dei parenti che issano cartelli e striscioni indossando magliette con slogan contro le autorità malesi, colpevoli a loro dire di non aver fornito informazioni utili, di aver ritardato e distorto le informazioni.


I parenti dei passeggeri dispersi hanno lasciato di buon ora l'hotel Lido, dove nei giorni scorsi era stata organizzata una centrale operativa sul caso. Alcuni pullman che dovevano trasportarli sono stati bloccati, e in molti hanno raggiunto l'ambasciata malese a piedi. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero