Novantatrè secondi prima dell'impatto, Lubitz tentò di cambiare la rotta dell'Airbus: una manovra manuale che però non riuscì, perchè il pilota automatico restò in...
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Nel protocollo si legge «fra le 10.39.33 e la 10.40.07 sono stati registrati movimenti manuali alla leva di comando di piccola ampiezza dal lato del copilota», scrive Bild. E nel protocollo del Bea si legge: «un minuto e 33 secondi prima dell'impatto la scatola nera ha registrato una manovra di 30 secondi alla leva destra del comando, che non è stata abbastanza forte da disattivare il pilota automatico».
Alla domanda se Lubitz abbia davvero tentato di evitare il disastro all'ultimo momento, risponde il direttore del bea Remi Jouty, che non crede a questa ipotesi: «Questi dati dimostrano che il copilota era in grado di agire, e che tutte le sue manovre avevano lo stesso senso. E cioè far precipitare l'aereo». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero