Una serata all'insegna dell'inclusione sociale per tentare, nella Giornata mondiale della disabilità, di ribaltare la prospettiva che vede la disabilità come...
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L'idea di partenza di « Abili Oltre» è il concetto che «non esistono persone inadatte al lavoro, ma lavori non adatti alle persone chiamati a svolgerli». Il progetto, come ha sottolineato Marino D'Angelo, segretario generale di Snfia, «si è reso necessario perché in Italia un disabile su due non lavora. Tutto questo è inaccettabile perché al disagio sociale si aggiunge un vulnus nel nostro sistema del Welfare ormai inefficace a garantire pari assistenza e diritti ai più deboli. Per questo motivo lanceremo a gennaio 2017 gli Stati Generali della Disabilità, in cui inviteremo tutti gli attori di questo settore a confrontarsi su un nuovo modello di inclusione sociale e su una riforma legislativa del mondo del lavoro che abbia come presupposto l'idea che nessuna produttività può essere esclusiva».
Abili Oltre prevede un protocollo Sociale d'Intesa e un progetto legislativo, redatto da Michele Tiraboschi, coordinatore scientifico di Adapt, l'associazione fondata da Marco Biagi nel 2000 per promuovere studi e ricerche nell'ambito delle relazioni industriali e di lavoro. Come ha spiegato Emanuele Massagli, presidente di Adapt, « Abili Oltre propone un sistema di certificazione e riconoscimento pubblico della valorizzazione delle diverse abilità nelle aziende, da realizzare attraverso la costruzione di una bozza di protocollo sociale capace di offrire alle aziende un menù di soluzioni da adottare per fare un passo avanti nella direzione del ripensamento del rapporto mansione - lavoratore».
Disabilità che è in primo luogo una barriera architettonica.
Il Messaggero