Pensate che faccia debbono aver fatto i pazienti dell’ospedale di Serra San Bruno, importante centro collinare del Vibonese, quando spostandosi tra i locali del nosocomio si...
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Si tratta dell’incredibile scena cui la malandata Sanità calabrese ha costretto molte persone ad assistere in queste ore al minuscolo ospedale serrese, certamente sottodimensionato rispetto a una cittadina che sfiora i 7mila abitanti.
Sono stati anche sfortunati, certo: in un ristretto lasso di tempo ben quattro degenti sono spirati, ed è stato quindi necessario “preparare” e posizionarne le salme. Ma l’obitorio è ancor più piccino degli altri locali ospedalieri, a Serra: due morti sono quindi rimasti fuori dalla morgue, posizionati alla bell’e meglio – con tanto di bara – in corsia, lì accanto.
Luogo già piccolo inadatto, ma che evidentemente ha dimostrato in modo plateale la propria inadeguatezza quando, col trascorrere delle ore, hanno cominciato a sopraggiungere i parenti dei degenti defunti, affollando quell’angolo d’ospedale.
Proprio i familiari di questi morti, già provati da lutti dolorosi, hanno protestato con veemenza coi responsabili del nosocomio di via Scrivo. Che hanno allargato le braccia: per quanto singolare possa apparire uno spettacolo del genere, non era la prima volta che dei defunti venivano “ospitati” per ore nei corridoi dell’ospedale.
Al direttore sanitario Livia Barberio non è rimasto che tornare a protestare con la Direzione strategica dell’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia, chiedendo un intervento volto all’opportuna riqualificazione e all’ampliamento della sala mortuaria. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero