NEW YORK – Drammatico patatrac della polizia in Florida, nella cittadina di Sanford. Probabilmente convinti che una donna stesse esagerando nel denunciare il compagno, due...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
L’aggressione è avvenuta la scorsa settimana, ma solo ora si scopre cos’era successo prima che il 31enne Allen Dion Cashe massacrasse la 35enne Latina Herring e suo figlio. Per ben due volte la donna aveva chiamato il 911, il numero delle emergenze. La prima volta una pattuglia della polizia è stata richiesta a un distributore di benzina, nel mezzo della notte, dove la coppia stava litigando. Latina voleva che l’uomo le restituisse le chiavi di casa sua, e lui continuava a sostenere di non averle.
Venti minuti più tardi, la donna chiamava di nuovo il 911, da casa sua. E di nuovo la polizia è arrivata e ha trovato la coppia nel mezzo di una lite. Ancora una volta, la donna chiedeva che l'uomo restituisse le chiavi di casa, e lui sosteneva di non averle.
E’ stato in quell’occasione che uno dei poliziotti ha deciso che si trattava solo di una lite, cioè di “un problema privato”, e ha ingiunto a Latina di smettere di chiamare il 911 e non lanciare più “accuse false”.
Il secondo poliziotto però ha espresso dei dubbi, e si sente che nella registrazione della body-cam si chiede se l’uomo non intenda “fare qualcosa” alla donna.
Purtroppo è proprio quello che è successo. Due ore dopo, all’alba, mentre nella casa di Latina tutti dormivano, Cashe è tornato, usando le proprie chiavi è entrato, e ha sparato all’impazzata. Adesso è in prigione, sotto l’accusa di omicidio premeditato.
Gli amici e i parenti di Latina Herring però sono convinti che la colpa non sia solo di Cashe: «Dovevano proteggerla – si sfoga LaDasha Beasley, la migliore amica di Latina -. Hanno protetto invece quell’uomo. Questa non è giustizia». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero