Zona rossa: seconde case, spostamenti, sport, amici: cosa si può fare e cosa no

La regola di base della zona rossa è quella di restare a casa. In teoria si dovrebbe uscire, sempre rispettando il coprifuoco tra le ore 22 e le ore 5, solo per andare...

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La regola di base della zona rossa è quella di restare a casa. In teoria si dovrebbe uscire, sempre rispettando il coprifuoco tra le ore 22 e le ore 5, solo per andare al lavoro, per motivi di salute e per necessità inderogabili. In realtà però le legittime eccezioni sono molte. 


Da lunedì comunque nelle zone rosse resteranno chiusi al pubblico tutti i bar e i ristoranti che però potranno lavorare fino alle 18, solo con asporto o per consegne a domicilio. Chiuse pure le scuole di ogni ordine e grado con tutti gli studenti che torneranno alla didattica a distanza. Stessa sorte anche per quasi tutte le attività commerciali, compresi barbieri e parrucchieri. Funzioneranno però i negozi che si occupano di prodotti alimentari, le farmacie e le edicole. È inoltre consentito fare attività motoria ma solo individualmente, indossando la mascherina e restando nei pressi della propria abitazione. Chiusi i circoli sportivi. 


Per quanto riguarda gli spostamenti invece, tenendo a mente alcune particolari restrizioni, è consentito recarsi nelle seconde case così come far visita ad amici e parenti (ma solo nel fine settimana dal 4 al 6 aprile). 
 

 

CONVIVIALITÀ
C’è una deroga per le visite: nelle feste si può

 

In zona rossa le regole fondamentali restano il coprifuoco (dalle 22 alle 5) e il divieto assoluto di spostarsi se non per motivi di lavoro, studio o urgenza (tra cui è sempre contemplato il rientro presso la propria residenza). 
Non cambia nulla anche per quanto riguarda le visite in casa di amici e parenti. In “rosso” non le si può fare. La sola deroga è stata concepita per i giorni delle festività pasquali. Il 3, il 4 e il 5 aprile infatti, è consentito spostarsi verso l’abitazione di familiari e amici ma una sola volta al giorno (ovviamente entro l’orario di coprifuoco) e al massimo in due, a meno che non si tratti di figli minori di 14 anni o di persone con disabilità. 

SPORT

Sì all’attività, ma da soli e con la mascherina

In zona rossa è possibile praticare attività sportive individuali, restando nei pressi della propria abitazione (non c’è più il vincolo dei 200 metri come per il primo lockdown, la stima viene lasciata al buonsenso) e indossando sempre la mascherina. Con le stesse modalità - soprattutto restando nelle immediate vicinanze della propria casa - come chiarito dalle Faq del governo è possibile andare al parco. Le ville comunali infatti resteranno aperte. 
Accanto a palestre e piscine che, com’è noto, debbono tenere la serranda già a prescindere dal colore della zona di riferimento, in “rosso” anche i circoli sportivi restano chiusi, sia che consentano lo svolgimento di attività all’aperto sia che lo facciano al chiuso. 

 

NEGOZI

Aperti edicole, ferramenta fiorai e strutture per animali

In zona rossa sono chiusi i negozi non essenziali, così come bar e ristoranti che possono fare solo consegne a domicilio e asporto (fino alle 22, i bar fino alle 18) ma è vietato consumare sul posto o nelle vicinanze. Chiusi anche i centri commerciali (tranne farmacie, parafarmacie, edicole, supermercati al loro interno) non solo nel weekend, ma anche nei giorni feriali o lavorativi. Supermercati e negozi di generi alimentari restano aperti (ipermercati, supermercati, discount di alimentari, minimercati ed altri esercizi non specializzati di alimenti vari continueranno a lavorare). Cosi come potranno continuare a lavorare gli ambulanti che vendono frutta e verdura. Restano operative anche le strutture commerciali che distribuiscono fiori, profumi, detersivi, biancheria, confezioni e calzature per bambini e neonati. Resteranno aperte anche le ferramenta e i negozi di elettronica nonché i negozi per animali e tutte le edicole.

 

CULTURA

Musei chiusi ma funzionano sia librerie che biblioteche

 

La fascia rossa è estremamente penalizzante per le attività culturali ma qualcosa sfugge alla chiusura totale che scatterà per musei e mostre. Ad esempio le librerie resteranno aperte. Dovranno adottare tutte le precauzioni ben note a partire dal contingentamento degli ingressi ma le librerie non chiuderanno. Stesso discorso per le biblioteche che, anche se non tutte potranno consentire al pubblico l’accesso agli scaffali per la scelta autonoma dei libri, continuano a erogare servizi come il prestito con ritiro su prenotazione e, dove previsto, con consegna a domicilio. Dunque tutte le biblioteche resteranno aperte e sarà possibile usufruire dei loro servizi o telefonando oppure via e-mail o recandosi di persona presso le loro sedi anche se in alcune per motivi organizzativi non sarà possibile muoversi autonomamente per la scelta dei libri da consultare o ottenere in prestito.

 

 

SPOSTAMENTI

Raggiungibili le abitazioni  di proprietà

C’era stata qualche incertezza, ma le Faq del governo - a meno di nuovi aggiornamenti - sembrano parlare chiaro. Gli italiani possono ancora raggiungere le proprie seconde case tanto in zona bianca, gialla e arancione quanto in zona rossa. Con alcune limitazioni però. Ad esempio a spostarsi deve essere soltanto il nucleo familiare e l’abitazione di destinazione deve risultare disabitata in quel momento. 


Al fine di scoraggiare furbetti vari e viaggi per fini turistici “mascherati” bisogna però essere in grado di dimostrare di essere proprietari o affittuari della seconda casa da una data antecedente il 14 gennaio 2021.

 

 

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Il Messaggero