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Da oggi quasi tutta Italia è in zona gialla. In arancione infatti restano solo Puglia, Sardegna, Sicilia, Umbria e provincia di Bolzano. Una vera e propria boccata d'ossigeno per la Penisola che però, come ha ricordato a più riprese il ministro della Salute Roberto Speranza, «non significa scampato pericolo. Serve ancora la massima prudenza se non vogliamo tornare indietro rispetto ai passi avanti delle ultime settimane». Al netto della sempre necessaria cautela quindi, cosa si può e non si può fare di nuovo da oggi nelle regioni gialle come Lazio e Lombardia?
Partiamo dalle cose più semplici: è ovviamente confermato l'obbligo di indossare sempre la mascherina o di mantenere il distanziamento. Allo stesso modo non decade il coprifuoco con le relative restrizioni notturne che vietano di uscire di casa se non per comprovati motivi di lavoro, necessità o salute, dalle ore 22 fino alle 5 del mattino. Inoltre fino al 15 febbraio restano inattivi inoltre gli impianti sciistici. Porte chiuse anche per piscine e palestre (ma in base al Dpcm del 16 gennaio, lo sono fino al 5 marzo).
Spostamenti fuori regione da quando? Faq zona gialla: sci e seconde case, cosa si può fare
Riaperture e spostamenti
Sul fronte delle riaperture invece, le buone notizie riguardano soprattutto bar e ristoranti.
Per gli spostamenti la questione è un po' più complessa. Se è vero che ora si potrà circolare liberamente all'interno della propria Regione (rispettando il coprifuoco), l'ingresso in zona gialla di norma avrebbe consentito di spostarsi senza particolari restrizioni anche tra una regione e l'altra. Tuttavia, il decreto legge che ha anticipato il Dpcm ora in vigore, ha stabilito che per le prossime due settimane (fino al 15 febbraio) è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori delle regioni o province autonome (salvo quelli motivati dalle consuete esigenze lavorative o situazioni di necessità, ovvero per motivi di salute). Tuttavia è possibile spostarsi verso le seconde case, anche se in un'altra regione (pure con colore diverso) e se in affitto (ma da prima del 14 gennaio). Unica limitazione in tal senso riguarda il fatto che potrà spostarsi soltanto il nucleo familiare. Da precisare che resta comunque e in ogni occasione consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione.
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Il Messaggero