Zona arancione, rossa e gialla: le Regioni che cambieranno colore prima di Natale

Un'Italia tutta gialla. Il raggiungimento di una colorazione uniforme prima delle feste di Natale è ciò a cui puntano più o meno tutti. Non...

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Un'Italia tutta gialla. Il raggiungimento di una colorazione uniforme prima delle feste di Natale è ciò a cui puntano più o meno tutti. Non solo governo ed esperti, quanto soprattutto i cittadini che - aspettandosi una stretta non troppo severa da parte del Dpcm in arrivo questa settimana - sperano ancora di poter trascorrere le festività almeno con i parenti più stretti. «La sola certezza oggi è che sarà impossibile fare il doppio salto per le Regioni - spiegano dal Comitato tecnico scientifico - passare da zona rossa a gialla è impensabile, serve lo step intermedio arancione». 

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Questo significa che per entrare in fascia gialla poco prima di Natale e godere delle minori restrizioni, date le 3 settimane minime in cui bisogna restare in ogni scenario, sarebbe necessario (allo stato attuale dei dati e delle norme) entrare in fascia arancione proprio in questi giorni. Per cui il passaggio avvenuto ieri 29 novembre, con Lombardia, Piemonte e Calabria che hanno lasciato la zona rossa per quella arancione può essere letto proprio in questo modo. Una chiave di lettura applicabile inoltre anche alle parole con cui il governatore toscano Giani pochi giorni fa ha già annunciato che dal 4 dicembre la sua Regione tornerà arancione.

Anche a Firenze e dintorni possono quindi ben sperare per un Natale con meno restrizioni. Allo stesso modo, con il Dpcm in arrivo giovedì che porterà ad una riclassificazione dei territori, possono sperare Campania (entrata in zona rossa il 15 novembre), Valle d'Aosta (tra le prime, al 3 novembre) e Provincia autonoma di Bolzano (11 novembre). Situazione lievemente diversa per l'Abruzzo che a fronte di restizioni "rosse" iniziate il 20 novembre, dovrebbe diventare arancione più o meno attorno al 10 di dicembre, rendendo di fatto - se le regole restano le stesse - impossibile poi trovarsi in zona gialla in tempo per le festività.  

Ma il risiko dei cambiamenti di colore riguarda anche le altre regioni arancioni come Basilicata, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Marche, Puglia e Umbria che già dalla prossima settimana - ma più plausibilmente si andrà oltre, aspettando almeno i primi 10 giorni di dicembre nella maggior parte dei casi -  potrebbero diventare gialle. E cioè raggiungere nella fascia di minor rischio (che però non è a zero rischio, anzi) Lazio, Liguria, Molise, Provincia autonoma di Trento, Sardegna, Sicilia, Veneto. 

 

 

 

 

Il tutto ovviamente sarà misurato dai dati che la cabina di regia del ministero della Salute presenterà, come al solito, il prossimo finesettimana. 

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Il Messaggero