Viaggio nella memoria, lo sport Italiano con il ministro Abodi ad Auschwitz-Birkenau

Viaggio nella memoria, lo sport Italiano con il ministro Abodi ad Auschwitz-Birkenau

Viaggio nella memoria, lo sport Italiano con il ministro Abodi ad Auschwitz-Birkenau
Dal 4 al 6 febbraio il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, attraverso la "Struttura di missione anniversari nazionali ed eventi sportivi nazionali e...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Dal 4 al 6 febbraio il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, attraverso la "Struttura di missione anniversari nazionali ed eventi sportivi nazionali e internazionali", in collaborazione con l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e la Comunità Ebraica di Roma ha organizzato il Viaggio nella Memoria grazie al trasporto assicurato dal Ministero della Difesa con un velivolo KC-767A del 14° Stormo dell’Aeronautica Militare. 

Settantotto atleti olimpici e paralimpici, dirigenti e tecnici delle Federazioni Sportive Nazionali, delle Discipline Sportive Associate e degli Enti di Promozione Sportiva, insieme al Ministro e ai rappresentanti di CONI, CIP, Sport e Salute, Istituto per il Credito Sportivo, UCEI e C.E.R., visiteranno i campi di sterminio di Auschwitz-Birkenau, il quartiere ebraico di Cracovia e la fabbrica di Schindler.  Saranno significative opportunità di raccoglimento e riflessione, per affermare, ancora una volta, l’impegno del sistema sportivo italiano contro il razzismo e a favore della diffusione della cultura della Memoria e del rispetto, che dovrà essere testimoniato e condiviso sistematicamente in tutti i luoghi di sport. Per la prima volta la comunità sportiva, presente in tutte le sue articolazioni, intraprende questo viaggio per ricordare uno dei momenti più bui della storia dell’umanità, perché lo Sport sia vissuto sempre per unire, mai per dividere e discriminare.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero