Valerio Valenti nominato commissario per l'emergenza migranti

Valerio Valenti nominato commissario per l'emergenza migranti
È il capo del Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione del ministero dell'Interno Valerio Valenti il commissario delegato per lo stato di...

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È il capo del Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione del ministero dell'Interno Valerio Valenti il commissario delegato per lo stato di emergenza per i migranti nelle regioni Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, Molise, Basilicata, Calabria, Sardegna, Sicilia e nelle Province Autonome di Trento e di Bolzano. La nomina è contenuta nell'ordinanza firmata oggi del capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio.

Al commissario è attribuito il compito di potenziare la capacità operativa per la gestione dell'accoglienza dei migranti in conseguenza dell'eccezionale afflusso in ingresso «sul territorio nazionale» che «sta determinando una situazione di grande difficoltà derivante dalla saturazione del sistema di accoglienza» gestito dal Viminale con particolare riferimento all'hotspot di Lampedusa, alle strutture di primissima accoglienza e al sistema Sai.

«Per l'efficace esercizio delle funzioni commissariali fino al termine dello stato di emergenza», secondo quanto prevede l'ordinanza, il commissario delegato «si avvale, inoltre, di una struttura di supporto» composta da un massimo di 15 «unità di personale già in servizio presso il ministero dell'interno», e «da un contingente massimo di sette unità di personale assunte» per lo svolgimento di «prestazioni lavorative con contratto a termine». Il commissario delegato è autorizzato a riconoscere al personale, fino al termine dello stato di emergenza, un'indennità mensile pari al 25 per cento della retribuzione mensile di posizione prevista dai rispettivi ordinamenti in deroga alla contrattazione collettiva nazionale di comparto«. Inoltre il Commissario delegato è autorizzato ad avvalersi, ai fini del supporto tecnico-giuridico e amministrativo-contabile di tre esperti, compreso un magistrato amministrativo, un magistrato contabile e un procuratore o avvocato dello Stato» il cui compenso «è determinato» entro il limite massimo individuale complessivo di 5000 euro lordi«.

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Il Messaggero