Umbria, elezioni regionali, Berlusconi: «Dudù capisce più di certi politici»

Umbria, elezioni regionali, Berlusconi: «Dudù capisce più di certi politici»
Nel suo tour elettorale in Umbria, che lo sta appassionando assai, Silvio Berlusconi con la gente che incontra parla spesso di Dudù e del suo amore per i cani....

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Nel suo tour elettorale in Umbria, che lo sta appassionando assai, Silvio Berlusconi con la gente che incontra parla spesso di Dudù e del suo amore per i cani. “Dudù capisce più di certi politici”, assicura il Cavaliere a proposito del suo quadrupede. E tutti gli credono, sorridono e condividono. E stamane ad Assisi un barista napoletano, dopo aver ascoltato l’elogio di Dudù, si è ricordato di un particolare molto importante.


La primissima poesia scritta da Totò fu dedicata proprio al suo cane, un barboncino di nome Dik. Nella dolcissima opera, il principe Antonio de Curtis si chiedeva che cosa avesse fatto se avesse perso l’adorato cane e in qualche modo la poesia si rivelò profetica. Nel 1950, durante le riprese a Roma di “Totò cerca moglie”, il grande comico perse Dik mentre lo portava a passeggio ai Parioli dove abitavano entrambi.

Come raccontò, poi, il cugino e segretario Eduardo Clemente: “Affranto, anzi avvilito, mi incaricò di far stampare e affiggere, in parecchie strade dei Parioli, dei manifesti attraverso i quali si prometteva una ricompensa di 10.000 lire a chi avesse riportato il barboncino smarrito. Ricordo che bussarono alla casa di Totò, in via Bruno Buozzi, non meno di dodici persone con altrettanti cagnolini. Totò volle dare una mancia a tutti, anche a coloro che, palesemente, si erano presentati solo con l’intento di scroccare qualcosa. Cinque giorni dopo, Dik ritornò spontaneamente a casa. Appariva smunto e affaticato. Totò piangeva, quando lo riabbracciò. E Dik scuoteva la coda”.


Il barista di Assisi racconta così. Se Berlusconi, che intanto stamane è partito per i comizi di Spoleto e Foligno, avesse sentito questo racconto, si sarebbe commosso. Dudù come Dick, nella speranza che il barboncino di Arcore non si allontani mai dalla Brianza. A meno che il suo padrone non lo porti la settimana prossima in Umbria per festeggiare la vittoria elettorale, visto che Silvio, e magari anche Dudù, è convinto: “Qui domenica si vince”.
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Il Messaggero