Al G20 l'Italia tratta con l'Ue sui numeri della manovra, in particolare quelli di reddito e pensioni. 'Troppi soldi? Li sposto su altro',...
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Segnali di distensione tra l'Italia e l'Ue sulla manovra mentre anche il premier Giuseppe Conte si dice "ottimista" sulla possibilità per l'Italia di evitare una procedura di infrazione.
I dati sul Pil dimostrano che «dobbiamo fare una manovra di segno diverso, non di segno recessivo. Dobbiamo crescere e quindi rafforzare il piano degli investimenti. Le nostre azioni sono tutte credibili». Da Buenos Aires il premier Giuseppe Conte replica alle parole di Moscovici che ha chiesto una riduzione «credibile» del deficit. Ad ogni modo, ha aggiunto il premier, «sono fiducioso in un accordo» con l'Ue, «stiamo facendo passi avanti in queste ore».
«Una procedura d'infrazione non è auspicabile, perché ci metterebbe in difficoltà e può creare fibrillazione» sui mercati. «Stiamo lavorando per rifare la manovra, fermo restando che crediamo di essere nel giusto», ha ribadito Conte.
Poi parla anche del caso Regeni e dei rapporti con l'Egitto. «Tutte le volte che abbiamo parlato con il presidente Sisi, mi ha sempre assicurato la sua determinazione a raggiungere la verità sul caso Regeni e che si arrivi presto ad una chiaro accertamento dei fatti. Ma gli ultimi sviluppi sono qui, evidentemente ci sono state novità. Non ho parlato con la procura di Roma, non appena tornerò ci confronteremo e il governo assumerà le sue decisioni». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero