Svp, la senatrice Unterberger critica le condanne "leggere" sui femminicidi

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«Nelle ultime settimane siamo stati confrontati con alcune sentenze penali, che destano stupore e grande preoccupazione», lo afferma la senatrice Svp Julia...

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«Nelle ultime settimane siamo stati confrontati con alcune sentenze penali, che destano stupore e grande preoccupazione», lo afferma la senatrice Svp Julia Unterberger.


«Si è vista l'assoluzione in secondo grado dall'accusa di violenza sessuale su una 22enne peruviana, considerata dai giudici troppo poco avvenente per poter essere oggetto di attrazione sessuale e quindi di violenza. Si è dovuto, inoltre, prendere atto che l'uccidere una donna in preda ad una tempesta emotiva giustifica il riconoscimento delle attenuati e di una riduzione della pena stabilita in primo grado. Si tratta di argomentazioni pericolose perché aprono le porte ad una sorta di giustificazione al gesto omicida se questo gesto viene compiuto su una donna da parte di un uomo che è stato da lei lasciato. È la stessa logica che era alla base del delitto d'onore. Quello che è uscito dalla porta con l'abolizione del delitto d'onore nel 1981, sta rientrando dalla finestra», così Unterberger.

«In un Paese in cui il fenomeno della violenza sulle donne e i casi di femminicidio non accennano a diminuire, sentenze di questo tipo vanno nella direzione opposta a quella auspicabile. È necessario mantenere un argine forte contro questi comportamenti criminali, manifestando che lo Stato non rilascia salvacondotti ad assassini delusi dalla relazione affettiva ed irritati dalla libera autodeterminazione della donna», conclude la senatrice. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero