I sovranisti volano in Europa con la Lega primo partito italiano con più eletti alla futura Eurocamera, mentre calano Popolari e Socialisti che perdono la maggioranza. A...
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La frenata dei partiti tradizionali a dispetto delle forze populiste potrebbe avere ricadute sulle alleanze tradizionali, magari inaugurando nuove ed inedite intese, anche se numeri alla mano un'alleanza tra tutte le famiglie filo-europee resta l'ipotesi più facilmente percorribile a tutt'oggi. A 100 giorni «dall'importante appuntamento» di fine maggio l'Eurocamera ha presentato le sue prime proiezioni sulle attuali preferenze di voto nell'Ue a 27 che riguardano la composizione del Parlamento dopo la Brexit, mostrando un emiciclo politicamente più frammentato che mai.
I Popolari, malgrado un calo (dagli attuali 217 seggi passerebbero a 183), resterebbero il primo Gruppo, seguiti dai Socialisti (da 186 a 135), anche loro in discesa e tallonati dal fronte delle destre sovraniste, la cui avanzata sarebbe legata alla buona performance del partito di Matteo Salvini. La Lega diventerebbe il secondo partito a livello europeo per numero di eletti dopo i tedeschi della Csu-Cdu che ne avrebbero invece 29.
Forti di questa maggioranza le destre anti Ue (se si considera il gruppo Ecr dei Conservatori insieme a Enf, Afd e altri partitini) potrebbero aprire il dialogo con i Popolari mandando all'aria la grossa coalizione tra centrodestra europeo e socialisti.
Il Movimento siede attualmente nel gruppo Efdd ma sta cercando una nuova collocazione politica nell'Eurocamera, costruendo una rete di alleanze inedite ed anche una propria bussola politica. Ma a meno di tre mesi dal voto tali scenari restano solo mere speculazioni. Secondo il presidente del Parlamento Ue Antonio Tajani «il Ppe rimane centrale» e «resta la prima forza politica del parlamento Ue» senza il quale «non c'è nessuna maggioranza».
Stando a Tajani la «maggioranza auspicabile per il prossimo parlamento è quella che ha portato alla mia elezione. Ovvero Popolari, più liberali e conservatori». Ad allontanare lo spauracchio sovranista è Roberto Gualtieri (Pd-S&D) convinto che tali forze siano «deboli ed isolate» a dispetto di Ppe S&D e Alde che si confermano i maggiori gruppi. In questa prospettiva i Liberali (Alde) dati in ascesa (da 68 a 75), potrebbero diventare l'ago della bilancia, riproponendo l'alleanza con Popolari e Socialisti, magari insieme ai Verdi (che scendono da 52 a 45). Tutto dipenderà anche da cosa farà La Republique en Marche, il Movimento di Emmanuel Macron, che potrebbe confluire con Alde, ma che al momento non ha ancora sciolto la riserva e che secondo i recenti sondaggi sarebbe secondo dietro al Rassemblement national di Marine Le Pen. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero