Soft Power, al via la conferenza in India. Mattarella: «Promuovere la cooperazione internazionale per arginare i conflitti»

La due giorni del club fondato da Francesco Rutelli: "Senza l'India non ci sarà soluzione per le crisi nel mondo"

La conferenza del Soft Power Club
Rafforzare le relazioni internazionali e il "soft power", il potere di esercitare l'influenza con il dialogo e la politica anziché con le armi. E'...

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Rafforzare le relazioni internazionali e il "soft power", il potere di esercitare l'influenza con il dialogo e la politica anziché con le armi. E' cominciata venerdì 16 febbraio la conferenza del Soft Power Club, l'organizzazione fondata e presieduta da Francesco Rutelli, che si tiene in India, nello Stato del Kerala, su invito di Amitabh Kant, Sherpa del G20 per il presidente Modi. Al centro della due giorni, il Soft Power dell'India, che «nel difficile momento che stiamo vivendo - spiegano dal Club - assume un uolo sempre più rilevante».

L’evento si svolge presso il Technopark di Trivandrum. Tantu i temi che verranno affrontati durante la due giorni: dal “Perché il Soft Power conta per i Governi, i popoli, le industrie” a “Il Soft Power - con il Turismo e la Cultura - indirizza la Crescita”, fino al panel sulla sostenibilità “Planet, Progress, People and Prosperity”. Tante le partecipazioni dal vivo e in collegamento, tra cui quella del Principe di Giordania El Hassan bin Talal. 

Il messaggio di Mattarella

La conferenza si è aperta con il messaggio del Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella. «Le riflessioni delle espressioni migliori della società civile - scrive il capo dello Stato - contribuiscono in maniera rilevante a inquadrare i processi della geopolitica del presente, soprattutto in un mondo dilaniato da conflitti, indicativi di una tendenza a sostituire il potere delle armi – l’hard power – alla persuasione e al dialogo». E «in questo contesto segnato in molte parti del mondo da indicibili lutti - aggiunge Mattarella -, la conferenza contribuisce alla tenace attività di chi a tutte le latitudini si impegna per promuovere la cooperazione internazionale ed il multilateralismo». Valori «che condividiamo con l’India», che «in questo percorso può contare sul tessuto di esperienze e tradizioni culturali ed economiche di cui l’Italia è così ricca».

Alla conferenza era presente anche una delegazione della Camera dei deputati, guidata dal presidente della Commissione Cultura Federico Mollicone (Fdi) insieme al deputato Mauro Berruto (Pd), e accolta dall'ambasciatore a Delhi Vincenzo De Luca. « A marzo 2023 - ha detto Mollicone - il viaggio del presidente Meloni e del ministro Tajani in India ha sancito un forte accordo di difesa e rinnovati rapporti bilaterali. L’Italia,  nell’annuale indice sul soft power, è tornata quest’anno fra i primi dieci posti grazie soprattutto al peso delle categorie “Cultura e patrimonio”. Attraverso la cultura - ha concluso - si possono aprire nuove connessioni, nuove alleanze e riscoprire antiche amicizie tra le nostre nazioni». 

Trasformazione digitale

Mentre per Francesco Rutelli «senza l’India, come forza di innovazione e progresso, non ci sarà soluzione per le crisi del mondo e per lo sviluppo umano. La conferenza del nostro Soft Power Club in Kerala - ha sottolineato - nel cuore della trasformazione digitale della più popolosa nazione del mondo, porta le voci degli autorevoli membri internazionali, dall’Italia il messaggio del presidente Mattarella, la voce del Parlamento assieme ai leader delle industrie culturali, tecnologiche, audiovisive e dell’animazione, food and wine. Al centro, multilateralismo efficace, e promozione degli interessi nazionali attraverso un rinnovato Soft Power».

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Il Messaggero