«È donna, ma va chiamata sindaco»: così ha deciso Rottofreno (con voto), nel Piacentino

«È donna, ma va chiamata sindaco»: così ha deciso Rottofreno (con voto), nel Piacentino
È donna, ma va chiamata sindaco: la prima cittadina di Rottofreno (Piacenza) Paola Galvani dovrà dunque essere chiamata «sindaco». Lo ha stabilito, dopo...

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È donna, ma va chiamata sindaco: la prima cittadina di Rottofreno (Piacenza) Paola Galvani dovrà dunque essere chiamata «sindaco». Lo ha stabilito, dopo un lungo dibattito e una votazione, il consiglio comunale del paese della pianura Piacentina, al confine con il Pavese, su volontà della stessa prima cittadina. Il tema della declinazione al femminile di nomi comuni, soprattutto quelli indicanti incarichi o mestieri tradizionalmente svolti da uomini, ma dove negli ultimi anni si registra una sempre maggiore presenza femminile, è un tema lungamente dibattuto, anche alla luce di casi che hanno riguardato le prese di posizioni di politiche, funzionarie dello Stato e direttrici d'orchestra.

 

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La mozione

Quello che è successo a Rottofreno - raccontato dal quotidiano Libertà - è però probabilmente la prima occasione in cui questo dibattito è arrivato in una sede istituzionale. La storia è nata da una mozione presentata dalla minoranza di centrosinistra, per la parità di trattamento linguistico e quindi per l'uso del termine 'sindacà. Il capogruppo Paolo Bersani ha illustrato i motivi (non ultimi i pregiudizi che stanno alla base della violenza di genere) per cui «è compito delle istituzioni promuovere un cambiamento culturale e comportamentale, attraverso un ruolo propulsivo che si traduca sia in azioni di contrasto alle discriminazioni di genere, sia in azioni di valorizzazione delle differenze, adottando un linguaggio non discriminante». Rispettando, inoltre, le regole della grammatica italiana. Da qui la richiesta di inserire negli atti e nei documenti ufficiali del Comune la declinazione al femminile degli incarichi. A cominciare proprio da sindaca, per identificare colei che è da tre mesi assurta alla carica più alta del Comune, vincendo le ultime elezioni alla guida di una lista civica di area centrodestra.

 

Il voto

La mozione tuttavia non è piaciuta alla maggioranza che sostiene la giunta Galvani e dopo un lungo e partecipato dibattito, la mozione che chiedeva di declinare i nomi al femminile è stata respinta con i voti favorevoli della sola opposizione. Al dibattito ha partecipato la stessa Galvani che ha detto di tenere ad essere chiamata «sindaco». «Il termine sindaca - la sua posizione espressa in consiglio - mi sembra quasi dispregiativo, la cultura non si fa con le declinazioni. Per la prima volta i cittadini di Rottofreno hanno dimostrato grande apertura votando una donna e io sarò valutata per il mio operato e non per come sarò chiamata sulla stampa o sui documenti ufficiali».

 

Vi auguro un Natale pieno di amore, tra i vostri affetti più cari. Donate un sorriso a chi avete al vostro fianco e se...

Pubblicato da Paola Galvani su Venerdì 24 dicembre 2021

 

 

 

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Il Messaggero