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Con tutta probabilità sarà Sara Funaro la candidata del Pd a Firenze per il dopo-Nardella. Nel comune toscano infatti si vota il 9 giugno. L'attuale assessore al Welfare del comune è stata scelta senza il passaggio dalle primarie, ma con il sostegno della segretaria Elly Schlein e del governatore Eugenio Giani.
Il profilo
Sara Funaro, 47 anni, rappresenta bene il nuovo corso dem targato Elly Schlein. La sua attività politica infatti è sempre stata caratterizzata da un forte impegno per il sociale e i diritti: dalle attività di volontariato con bambini e anziani (in Sud America come nella sua città) fino alla partecipazione ai Pride della città. La famiglia è di quelle note a Firenze: il nonno materno è Piero Bargellini, il "sindaco dell'alluvione". Il riferimento è alla calamità che colpì Firenze nel 1966 e che consacrò gli "angeli del fango", i giovani arrivati anche dall'estero per aiutare la popolazione e recuperare opere d'arte e beni altrimenti perduti. Il padre Renzo Funaro (ebreo come lei), oltre alla professione di architetto ha militato a lungo nel Psi. Un'unione di sensibilità politiche e religiose che non finisce qua: tra i suoi cugini c'era Lorenzo «Mao» Bargellini, leader del Movimento di lotta per la casa scomparso nel 2017 (quando peraltro lei era assessore in materia).
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Gli esordi con Renzi
Il debutto ufficiale nel mondo della politica locale avviene con Matteo Renzi. Alla prima candidatura, nel 2009, manca l'elezione, ma si rifà la volta successiva. Dopo l'addio dell'ex premier al partito al Pd, lei sceglie di rimanere con i dem, ma senza mai calcare la mano nelle critiche al fondatore di Italia viva. D'altronde, il gusto per la polemica non sembra essere un tratto del suo carattere. Ora però Renzi di partito potrebbe "schierare" contro di lei Stefania Saccardi, attuale vice di Giani in Regione. La terza in a scendere in campo dovrebbe essere Cecilia Del Re, assessore all’Urbanistica fino allo scorso marzo (quando fu sfiduciata da Nardella) che fino all'ultimo ha sollecitato lo svolgimento delle primarie per scegliere la candidatura per il Pd.
L'appoggio
La scelta di Funaro per il dopo-Nardella rappresenta la continuità rispetto ai due mandati targati Pd che termineranno nel 2024. Detto dell'appoggio di Schlein, si è detto d'accordo sul nome di Funaro anche il governatore Eugenio Giani. Ma a pesare nella scelta di non mettere in piedi la macchina delle primarie c'è stato anche il sostegno della base dem: nelle consultazioni fatte nell'ultimo mese, su circa 200 personalità del Pd locale, l'80% ha espresso l'apprezzamento per Funaro. L'attuale assessore sembra il nome giusto anche per una convergenza con Azione, +Europa e Verdi-Sinistra (al momento, invece, non il M5S).
Il Messaggero