Salvini: scissione Pd una storia annunciata, Renzi è il nulla

«M5S voleva la rivoluzione e ora fa accordicchi con il Pd»: Matteo Salvini torna ad attaccare l'ex alleato, mentre definisce la scissione di Renzi dal...

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«M5S voleva la rivoluzione e ora fa accordicchi con il Pd»: Matteo Salvini torna ad attaccare l'ex alleato, mentre definisce la scissione di Renzi dal Pd «una storia annunciata». «Da Renzi - dice l'ex ministro dell'Interno - non mi aspetto né pudore né dignità né onore. È quello che è andato da 'stai sereno' a 'lascio la politica' a 'mai con i Cinque stelle'. Chi se ne frega di lui, è il nulla».


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In una lunga diretta facebook Salvini sostiene poi che Renzi e i suoi «raccolgono tanti soldi. A loro - dice - lascio soldi e ministeri e mi tengo la dignità». «Mi spiace per chi era partito per fare la rivoluzione e ora va con Renzi e Zingaretti e chiede accordicchi in Umbria e Calabria per non scomparire...». «Le porte della Lega sono aperte a donne e uomini per bene che vogliono costruire il futuro sul lavoro, sul rispetto, sulla indipendenza», ha concluso, spiegando che ci sono «amministratori e parlamentari che si stanno vergognando».

«Non potranno scappare all'infinito e al voto prima o poi ci si va», continua parlando del governo. Attaccando Luigi Di Maio, dice: «Ormai è il ministro Vinavil. Incollato alla poltrona». «Sono felice di non partecipare alla spartizione che faranno con le nomine, una spartizione che non interessa l'Italia vera».

Quanto alla scissione Pd «era una storia annunciata: quella di un governo nato solo per la paura di andare al voto, di perdere la poltrona, contro la Lega e contro Salvini. Non pensavo di essere un incubo come mi ha definito Franceschini: chi non muore, politicamente, si rivede....».

Infine un accesso al tema migranti: «Se tornate a aprire i porti a Ong e scafisti non fate dispetto a Salvini ma fate un danno agli italiani». Da inizio settembre, spiega, «sono sbarcati quasi mille immigrati in Italia, più che in tutti i primi cinque mesi del 2019 con la mia politica. Tornano loro e in 15 giorni abbiamo le Ong che caricano e scaricano: qualcuno fa fatturato perchè conta i soldini del business della immigrazione clandestina», conclude.

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Il Messaggero