Salvini: «Ue? Vengono prima miei 60 milioni di figli». E Sala: «Non lo voglio nemmeno come zio»

«Se una regola dopo 15 anni è sbagliata, se una medicina è sbagliata, avrò diritto di prendere un'altra medicina. Se le regole europee mi dicono di...

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«Se una regola dopo 15 anni è sbagliata, se una medicina è sbagliata, avrò diritto di prendere un'altra medicina. Se le regole europee mi dicono di non dare da mangiare a mio figlio che ha fame io che faccio? Secondo me viene prima mio figlio e i miei figli sono 60 milioni di italiani». Così Matteo Salvini mercoledì in comizio a Foligno, parlando della lettera di richiamo della Ue. «Rispondiamo da persone educate - assicura - ma non vogliamo usare i soldi tedeschi, francesi, o lussemburghesi, ma delle tasse degli italiani per aiutare gli italiani a lavorare e ci danno la multa».

 

Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, oggi ha risposto con una battuta al vicepremier Matteo Salvini. A chi, a margine di una conferenza stampa al teatro alla Scala di Milano, gli chiedeva se anche lui si senta figlio di Salvini, il sindaco ha risposto: «No, non lo voglio nemmeno come zio».  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero