Battibecco tra Matteo Salvini e un cronista sulla vicenda Savoini al termine del comizio a Cervia. Il tema di un duro botta e risposta è l'inchiesta sulla presunta...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Ago di siringa su maniglia dell'auto della polizia, c'è un sospettato
«Credo che un politico, soprattutto quando ha tantissimi consensi, abbia l'obbligo di rispondere alle domande, perché non risponde a un giornalista, ma al pubblico». Sigfrido Ranucci, curatore e conduttore di Report, commenta così il battibecco di ieri sera a Cervia tra il ministro dell'Interno Matteo Salvini e l'inviato del programma di Rai3, Giorgio Mottola, a proposito dell'inchiesta sulla vicenda Savoini. «Oggi i politici sono abituati a monologhi su Facebook: se trovano qualcuno che fa domande, specie se ruvide, si sentono a disagio», insiste Ranucci. «E sono mesi che inoltriamo le nostre domande all'ufficio stampa e allo stesso Salvini, che però non ci rispondono.
«Se fare domande è essere 'maleducati', siamo tutti maleducati. Ancora una volta il ministro dell'Interno Matteo Salvini si è rifiutato di rispondere alle domande di un giornalista. Per un uomo di governo non rispondere alle domande vuol dire negare il primo contrappeso di tutte le democrazie: la libertà di stampa». A sottolinearlo, in una nota, è l'esecutivo dell'Usigrai, che testimonia la sua «totale solidarietà» con Giorgio Mottola di Report, protagonista del battibecco ieri sera a Cervia con Salvini. «Ma oggi più che mai - continua l'Usigrai - serve una risposta corale: di fronte a una persona di governo che si comporta in questo modo, o si abbandona la conferenza stampa o si ripete tutti la stessa domanda. Solo con la solidarietà, l'unità, la compattezza, sarà possibile resistere a questo attacco all'art.21 della Costituzione».
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero