Rousseau, il giallo della votazione: il no prima del sì, poi risposte invertite

«Sei d'accordo che il MoVimento 5 Stelle faccia partire un governo, insieme al Partito Democratico, presieduto da Giuseppe Conte?», questa la domanda, già...

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«Sei d'accordo che il MoVimento 5 Stelle faccia partire un governo, insieme al Partito Democratico, presieduto da Giuseppe Conte?», questa la domanda, già visibile nell'area voto della piattaforma. L'ordine della votazione, prima il «SI», poi il «NO», è identico a quello che Rousseau utilizzò per la votazione sul contratto con la Lega. Ma c'è un piccolo giallo. Inizialmente, infatti, la scheda presentava l'ordine inverso, con il No prima del Si. E, alla vigilia di un voto dove gli iscritti rischiano di presentarsi divisi, il dato avrebbe potuto incidere anche sul risultato finale. Il quesito, rispetto a quello usato per il governo con la Lega, cita il partito alleato presentandosi in maniera più netta. Nel maggio del 2018, infatti, si chiedeva agli iscritti se approvare o meno il contratto del governo del cambiamento. A votare saranno i militanti iscritti alla piattaforma da almeno sei mesi.


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Di Maio: nuovo governo dipende da Rousseau. La nascita del nuovo governo dipenderà dal voto degli iscritti M5s in programma domani sulla piattaforma Rousseau. Lo avrebbe detto, a quanto riferiscono diverse fonti, il leader del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio, nell'incontro a Palazzo Chigi con ministri e sottosegretari uscenti del Movimento.

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Paragone: voterò no. «Il primo voto importante che abbiamo di fronte è quello su Rousseau, io voterò no e mi auguro che il no prevalga». Così all'AdnKronos Gianluigi Paragone, senatore del M5S. «Chi dice no all'accordo con il Pd sta soltanto svolgendo un'analisi politica», conclude il pentastellato.
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Il Messaggero