Giorgia Meloni: «Roma non la riconosco più». Fdi: a piazza del Popolo siamo in diecimila

Gli organizzatori dicono che erano 10mila in tutto le persone arrivate in piazza del Popolo a Roma per la manifestazione di Fratelli d'Italia. Ne erano previste 4mila....

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Gli organizzatori dicono che erano 10mila in tutto le persone arrivate in piazza del Popolo a Roma per la manifestazione di Fratelli d'Italia. Ne erano previste 4mila. Evento organizzato apposta per le elezioni amministrative e infatti sul palco, dopo il saluto iniziale di Giorgia Meloni, tiene un lungo comizio Enrico Michetti, il candidato della coalizione di centrodestra. Intervento che ha registrato applausi freddini rispetto al calore tributato a Meloni. La coalizione, che è tema spinoso, doveva già diventare una federazione e che è al momento solo un disegno a parole, visto le ultime uscite nervosissime.

Dissapori, sgambetti interni, sondaggi sfavorevoli (soprattutto a Milano dove Luca Bernardo minaccia di ritirarsi dalla corsa a meno di un mese dal voto) hanno indotto i leader a mettere le mani avanti. A margine del comizio Meloni ha spiegato: «Non abbiamo detto che chi prende un voto in più è il leader del centrodestra come se ci fosse un padrone della coalizione. Siamo sempre stati partiti diversi ed è giusto così. Abbiamo detto che chi vince le elezioni politiche esprime il candidato premier». Meloni ha concluso: «Non mi interessa il tema della leadership, ma dimostrare che il centrodestra può crescere e tutto insieme». Il tema è pure il mancato confronto con gli altri candidati a Roma. «Dicono che non andiamo ai confronti ma il confronto lo abbiamo fatto in piazza con i lavoratori Alitalia, abbiamo messo la faccia», ha detto Michetti sul palco. E Meloni ha rincarato la dose: «La Raggi ha scritto: Michetti dà buca alla Meloni... A Virgì, invece di pensare alle buche di Michetti, occupati delle buche di Roma che ci si pesca dentro...». 

In piazza, la gente era seduta per garantire la distanza di sicurezza. Bandiere Tricolori e di FdI, la scenografia. La presidente di Fratelli d'Italia si è lanciata in un appello accorato a cambiare verso alla città: «Roma dovrebbe essere il fiore d'occhiello, ma è stata violentata. io sono Giorgia, sono una donna, sono una madre, sono cristiana, sono un'italiana ma anche fieramente romana. Me lo rinfacciano continuamente ma lo dico perchè conosco questa città e non la riconosco più e non mi do pace». 

Sul palco è intervenuto anche il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli«Un anno fa le Marche hanno scelto il cambiamento per liberarsi da un sistema che li soffocava e dalla cultura dell'assistenzialismo, dall'isolamento ideologico ed infrastrutturale. Da un anno, ogni giorno stiamo cercando di costruire una comunità che crede nella capacità della regione di riuscire ad emergere. Determinante oggi è una battaglia: ogni paese ha una capitale che deve essere all'altezza. Roma è oggettivamente la città più bella del mondo e deve tornare ad essere protagonista», ha detto il governatore della regione Marche. «Roma sta attraversando una fase difficile di degrado, insicurezza. Noi da tutte le regioni guardiamo con estremo interesse alla nostra capitale. La consapevolezza che sia la città più bella del mondo da sola non basta. Serve lo sforzo di far comprendere a tutti l'importanza di queste elezioni amministrative per far tornare Roma protagonista. Due settimane per far tornare Roma capitale del mondo», ha concluso.

 

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Il Messaggero