Matteo Renzi: «Italia Viva e Azione avanti con il partito unico: le porte sono aperte»

Il leader di Italia Viva punta a calamitare i centristi: «Il Pd ora è un partito di sinistra-sinistra che compete direttamente con il Movimento Cinque Stelle»

Matteo Renzi: «Brava Elly Schlein, noi avanti con il partito unico»
Matteo Renzi e il nuovo Pd a trazione Elly - Le primarie dem accelerano la fusione di Azione e Italia viva in un partito unico.  ...

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Matteo Renzi e il nuovo Pd a trazione Elly - Le primarie dem accelerano la fusione di Azione e Italia viva in un partito unico. 

«La vittoria di Elly Schlein alle primarie del PD cambia la politica italiana. Brava Elly Schlein». Chi lo dice? Un esponente del Pd? No. Lo sostiene un autorevole ex esponente del Pd che è stato anche segretario: Matteo Renzi, il leader di Italia Viva che ora punta a rinvigorire il progetto centrista di Iv. L'obiettivo, scrive, non è attirare i dirigenti dem ma i suoi elettori che non si riconoscono nel nuovo corso Schlein.

Il Pd? Ora è un partito di sinistra-sinistra - Questa l'analisi politica di Renzi all'indomani delle primarie che hanno eletto una nuova segretaria: «Il PD diventa un partito di sinistra-sinistra che compete direttamente con il Movimento Cinque Stelle e assorbe i partitini di sinistra radicale. Non si tratta di esprimere un giudizio di merito, dire se si è d’accordo o meno: è un dato di fatto che la vittoria di Schlein cambia la pelle del PD. Qualcuno pensa che ciò sia un bene, qualcuno pensa che ciò sia un male: comunque la si pensi, tutti devono riconoscere che è un dato di fatto».

«Il PD del JobsAct e degli 80€, di Industria 4.0 e dello Sblocca italia, del garantismo e delle riforme su diritti civili e sociali non c’è più», scrive. E ancora: «Il nuovo PD che parla un linguaggio diverso sul reddito di cittadinanza, sul nucleare, sulla politica estera, sulle tasse».  Dunque c'è più spazio e appeal per chi non si riconosce in questo nuovo Pd e vorrebbe tornare al solco riformista (avviato da lui). Riformismo e non massimalismo, ripete Renzi.

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«Non puntiamo all’esodo dei dirigenti nel 2023, ma all’esodo degli elettori nel 2024. La nostra scommessa non è la campagna acquisti, ma la campagna elettorale del 2024. Lì si voterà con il proporzionale puro alle europee. La nostra famiglia europea sarà quella di Renew Europe. E le forze politiche che compongono Renew Europe sono già oggi accreditate di più del 10% nei sondaggi. Già adesso infatti Azione e Italia Viva, insieme a Più Europa, sommate fanno più del 10%», scrive il leader di Iv.

Partito unico con nuovo simbolo e manifesto

«Nelle prossime settimane andremo avanti con decisione insieme ad Azione sulla strada del partito unico. Calenda ha proposto di accelerare sui tempi e noi abbiamo detto che ci stiamo. Dunque lavoreremo su simbolo, manifesto, nome, adesioni in un percorso democratico e affascinante. Le porte sono aperte. E la lista unitaria di tutti gli amici di Renew Europe, anche quelli che come Più Europa forse non entreranno magari subito nel partito unico, sarà la novità delle Europee 2024», scrive Renzi anticipando la strategia per le Europee 2024.

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Il Messaggero