Caso Open, la Corte Costituzionale dà ragione a Renzi: illegittima l'acquisizione di email e whatsapp «senza autorizzazione del Senato»

Per i giudici costituzionali se gli inquirenti trovano «messaggi intercorsi con un parlamentare, debbono sospendere l'estrazione di tali messaggi» e rivolgersi alle Camere di appartenenza. Esulta il leader di Italia viva: «Oggi è solo il giorno del trionfo del diritto»

Caso Open, la Corte Costituzionale dà ragione a Renzi: illegittima l'acquisizione di email e whatsapp «senza autorizzazione del Senato»
La Corte Costituzionale ha accolto il ricorso di Matteo Renzi sul conflitto di attribuzione tra Senato e Procura di Firenze sulla vicenda Open. La Corte ha dichiarato che la...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

La Corte Costituzionale ha accolto il ricorso di Matteo Renzi sul conflitto di attribuzione tra Senato e Procura di Firenze sulla vicenda Open. La Corte ha dichiarato che la Procura «non poteva acquisire, senza preventiva autorizzazione del Senato, messaggi di posta elettronica o whatsapp del parlamentare, o a lui diretti, conservati in dispositivi elettronici appartenenti a terzi, oggetto di provvedimenti di sequestro nell’ambito di un procedimento penale a carico dello stesso parlamentare e di terzi». Anche questo tipo di messaggi infatti rientra nella nozione di «corrispondenza» tutelata dall'articolo 68 della Costituzione. Una tutela, si legge nel comunicato stampa della Corte, che non si esaurisce «con la ricezione del messaggio da parte del destinatario, ma perdura fin tanto che esso conservi carattere di attualità e interesse per gli interlocutori».

Renato Brunetta indagato «per falso e finanziamento illecito»: vendita sospetta di quote di una società

In sostanza, gli organi investigativi possono sequestrare i «"contenitori" di dati informatici appartenenti a terzi, quali smartphone, computer o tablet». Se però trovano «messaggi intercorsi con un parlamentare, debbono sospendere l'estrazione di tali messaggi dalla memoria del dispositivo e chiedere l'autorizzazione della Camera di appartenenza per poterli coinvolgere nel sequestro. Ciò a prescindere da ogni valutazione circa il carattere "occasionale" o "mirato" dell'acquisizione dei messaggi stessi». 

Esulta via social lo stesso leader di Italia viva, spiegando: «Io sostenevo che il comportamento dei pm di Firenze violasse la Legge (e la Cassazione ci ha dato ragione 5 volte) e che violasse anche la nostra Costituzione. Oggi è solo il giorno del trionfo del diritto». L'ex premier ha poi proseguito parlando di «indagine assurda» e ringraziando i «senatori che hanno votato in Aula per sollevare il conflitto sfidando l'opinione pubblica in nome del diritto».

 

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero