Referendum, niente quorum: ecco cosa succede se vince il Sì o il No

Referendum, niente quorum: ecco cosa succede se vince il Sì o il No
Referendum. Domenica 20 e lunedì 21 settembre. Urne aperte domenica dalle 7 alle 23, lunedì dalle 7 alle 15. Al voto sono chiamati, secondo i dati pubblicati dalla...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Referendum. Domenica 20 e lunedì 21 settembre. Urne aperte domenica dalle 7 alle 23, lunedì dalle 7 alle 15. Al voto sono chiamati, secondo i dati pubblicati dalla piattaforma Eligendo del Ministero degli Interni, 46.641.856 di elettori. Si voterà il seguente quesito. «Approvate il testo della legge costituzionale concernente "Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari", approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n.240 del 12 ottobre 2019?».

 

La scheda elettorale



 

Come si vota

La riforma prevede la riduzione di 345 parlamentari, a partire dalla prossima legislatura, così distribuito: 115 senatori e 230 deputati in meno. Il Senato passerebbe da 315 a 200 seggi elettivi, la Camera da 630 a 400. Votando Sì l’elettore si andrà a esprimere in favore della conferma della riforma varata dal Parlamento. Votando No, al contrario, ci si esprimerà contro l’entrata in vigore della misura. Per la validità del referendum costituzionale confermativo, a differenza che per il referendum abrogativo, non è previsto dalla legge un quorum di validità. Non si richiede, cioè, che alla votazione partecipi la maggioranza degli aventi diritto al voto. L'esito referendario è comunque valido indipendentemente dalla percentuale di partecipazione degli elettori. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero