Il timore di venire commissariata. Il sospetto, forse, di un’intesa tra grillini - non tutti la amano, come si sa - e dem per superare la sua candidatura su cui lei ha...
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Il piano del governo: un sottosegretario con poteri su Roma
Sabino Cassese: «Il rafforzamento del Campidoglio deve essere un interesse dello Stato»
Se più poteri Roma deve avere, e deve averli, dateli a me: ecco il contropiede della Raggi. La stessa, però, che governa o sgoverna Roma da quatto anni e non è riuscita a stabilire un dialogo fecondo, per dare a Roma il ruolo che si merita - Roma come una sorta di regione-capitale, e basta guardare Berlino per capire che si può anzi si deve - anzitutto con il presidente del Lazio Zingaretti («I due hanno creato uno stallo che pagano i romani», denuncia uno dei plenipotenziari di Berlusconi e Salvini su Roma, il senatore Francesco Giro). E totale incomunicabilità con i quattro esecutivi nazionali che si sono alternati in questo lasso di tempo. C’era Renzi a Palazzo Chigi, e niente. Poi Gentiloni, poi Conte 1 e ora Conte 2, e sempre la stessa storia: Virginia non è riuscita a creare una sintonia, per il bene dell’Urbe, con chi ha avuto e ha le redini della nazione. Ricorda qualcosa, tanto per fare un altro esempio, la chiusura della sindaca rispetto al tavolo su Roma che fu caro all’allora ministro Calenda?
LA RIPARTENZA
L’ipotesi di Palazzo Chigi che riguarda Roma dunque è preoccupante, per l’attuale inquilina del Campidoglio, anche perché prevede la possibilità di riattivare un Dipartimento che fu istituito nel lontano 1990 da Giulio Andreotti allora premier, dotato oltretutto di fondi per lo sviluppo infrastrutturale della Capitale.
Il Messaggero